La Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik, meglio conosciuta come SLM di Winterthur è stata un'importante fabbrica di locomotive della Svizzera con sede a Winterthur che ha prodotto molte delle locomotive delle ferrovie di montagna di ogni parte del mondo.
Storia
La SLM venne fondata nel 1871 a Winterthur da Charles Brown con lo scopo di realizzare locomotive e rotabili ferroviari e tranviari; le locomotive a vapore a cremagliera prodotte si affermarono presto sul mercato. Qualche decennio dopo la SLM era divenuta la più grande fabbrica di locomotive della Svizzera. Spesso le sue produzioni videro la collaborazione degli altri costruttori svizzeri come Brown-Boveri & Cie., Maschinenfabrik Oerlikon e Société Anonyme des Ateliers Sécheron specialmente nella costruzione delle prime locomotive elettriche della Svizzera. La sua produzione si affermò anche nel resto d'Europa e nel mondo estendesi a settori come la produzione di motori termici, trattori e pompe. Nel 1961 avvenne la fusione con la Sulzer.
Dal 1992 la SLM è ritornata alla costruzione di locomotive a vapore con tecnologie avanzate. Il settore è stato acquisito dal 2000 dalla DLM AG.[1]
A partire dal 7 settembre del 2005 la SLM è stata acquisita dalla Stadler Rail.
Alcune tra le numerose produzioni della SLM
La prima locomotiva fu costruita nel 1873 per la Vitznau-Rigi-Bahn. Una sua particolarità era la caldaia verticale. In seguito la SLM si affermò come produttrice di locomotive fornite a società pubbliche e private dei vari stati europei e di altri paesi del mondo.
Una delle produzioni più caratteristiche è la locomotiva elettrica Ce 6/8 delle Ferrovie Federali Svizzere soprannominata Coccodrillo.
Sempre per le FFS vennero prodotte anche le due singolari locomotive ibride FFS E 3/3.
Varie ferrovie italiane hanno nel tempo impiegato locomotive costruite dalla SLM tra le quali: