Come per un solfuro, in una soluzione acquosa, lo ione del seleniuro, Se2−, è prevalente soltanto in condizioni basiche. In condizioni neutre, lo ione del seleniuro di idrogeno, HSe−, è il più comune. In condizioni acide si forma il seleniuro di idrogeno, H2Se.
Gli anioni poliseleniuri sono catene con la composizione Se2−n. Il termine viene riferito pure ai sali di questi anioni. Sono comunemente sintetizzati dalla fusione di certi elementi in un tubo di quarzo. Il selenio e un metallo alcalino reagiscono inizialmente dando piccole quantità di solidi solubili bianchi come i monoseleniuri. L'eccesso di selenio porta alla formazione di diseleniuri solubili e poliseleniuri molto solubili con l'aumento uniforme di selenio. Alternativamente, possono essere preparati sciogliendo selenio e un metallo alcalino in ammoniaca liquida.[5] La sintesi può anche essere condotta in solventi con alto punto ebollizione, polari, aprotici come DMF, HMPA e NMP.[6]
I poliseleniuri acquosi reagiscono con grandi controioni organici, una reazione detta metatesi del sale, per formare sali cristallini che sono solubili in solventi organici.
La loro struttura è stata esaminata tramite cristallografia a raggi X. Una proprietà caratteristica della struttura è che due legami di Se-Se terminali sono più corti di quelli che coinvolgono atomi di selenio interni. La spettroscopia NMR 77Se stato solido ad alta risoluzione per [NMe4]2Se5 ed [NMe4]2Se6 indicano conferme simili degli anioni [Se5]2− e Se2− nel solido e in soluzione. Lo spettro di
[NMe4]2Se5 mostra 5 siti di selenio distinti e lo spettro di [NMe4]2Se6 mostra la simmetria con soli 3 siti di selenio cristallograficamente differenti. Lo studio della struttura a raggi-X cristallo-singolo di questi sali conferma i dati della spettroscopia NMR.[7]
Reattività
I poliseleniuri sono soggetti a decomposizione per esposizione all'aria, nel qual caso vengono ossidati al selenio elementare.
I poliseleniuri formano complessi metallici. La funzione Sex (x = 4, 5, 6) indica ligandi chelanti nei complessi, per esempio (C5H5)2TiSe5, analogo al pentasolfuro di titanocene.[5]
Gli anioni poliseleniuri reagiscono con composti alogeni organici:
Punti quantici di seleniuri metallici
I punti quantici di seleniuri metallici e le nanoparticelle possono essere preparati con una varietà di metodi sintetici disponibili, molti dei quali richiedono alte temperature e composti precursori pericolosi.[8]
Le particelle possono essere adattate per una varietà di applicazioni variando i ligandi coordinati allo strato esterno caricato positivamente. Molte reazioni di scambio di ligandi sono disponibili per l'uso, scambiando ligandi di tipo X, L e Z, il cui meccanismo è tuttora oggetto di studio.[9]
Applicazioni
I punti quantici basati su seleniuri metallici sono studiati estensivamente per le loro peculiari proprietà spettrali.[10]
^AC1L1C0X - Compound Summary, in PubChem Compound, National Center for Biotechnology Information, 25 marzo 2005, Identification and Related Records. URL consultato il 13 ottobre 2011.