Professionista dal 1993 al 2010, ha completato sedici edizioni consecutive della Parigi-Roubaix, eguagliando il record di Impanis[2] e vincendone anche una, nel 2001.
Cominciò a correre in bicicletta all'età di 7 anni; nelle categorie giovanili vinse diversi titoli nazionali, soprattutto su pista[3]. Tra i dilettanti (alla Koga Miyata, in squadra con atleti come Blijlevens, Hoffman e de Jongh) si fece notare vincendo per due volte l'Olympia's Tour, importante corsa a tappe riservata alla categoria[3]. Passò professionista nel 1994 con la formazione olandese TVM, e alla seconda stagione da pro si aggiudicò il titolo di campione olandese in linea[3]. Successivamente la sua carriera si orientò in particolare sulle classiche del pavé, in cui principalmente corse da gregario. Nel 1998 vinse il Grote Scheldeprijs.
Nel 2001 si trasferì alla Domo-Farm Frites di Patrick Lefevere, squadra che nei suoi ranghi contava diversi specialisti delle corse sul pavé, come i belgi Johan Museeuw, tre volte vincitore della Paris-Roubaix e del Giro delle Fiandre, e Leif Hoste. Fu alla Parigi-Roubaix di quell'anno che Knaven approfittò al meglio della strategia della squadra – Museeuw era stato vittima di cinque forature e Romāns Vainšteins venne tenuto fresco per l'eventuale sprint – per partire in solitaria a 12 chilometri dal traguardo e vincere proprio davanti al "Leone delle Fiandre" e a Vainšteins, a completare la tripletta della Domo[3].
Nel prosieguo della sua carriera, Knaven continuò a ricoprire un ruolo da gregario, per Museeuw prima e poi per Tom Boonen alla Quick Step. Si mise in luce ancora nel 2003 quando, dopo aver ottenuto un quinto posto alla Gand-Wevelgem e un settimo alla Parigi-Roubaix, vinse una tappa al Tour de France, alla sua settima partecipazione.
Nel 2009 passò alla squadra tedesca Milram; l'anno dopo, all'età di 39 anni, risultava essere il corridore più anziano sotto contratto con una squadra UCI ProTour. Nell'aprile 2010 terminò quarantaduesimo la sua sedicesima Parigi-Roubaix consecutiva, eguagliando il record del belga Raymond Impanis[2]. Il giorno successivo annunciò il ritiro dall'attività sportiva[4], ritiro che arrivò il 15 agosto 2010 al termine del criterium di Etten Leur, organizzato in suo onore e che vide la partecipazione di numerosi campioni del presente e del passato[5][6].