Shavit (ebraico: “cometa” - שביט) è un veicolo di lancio nello spazio prodotto da Israele per lanciare piccoli satelliti nell'orbita terrestre bassa. È stato lanciato per la prima volta il 19 settembre 1988 e ha messo in orbita il satellite Ofeq 1, rendendo l'Israele l'ottavo paese capace di effettuare un lancio nello spazio. I razzi Shavit sono lanciati dalla riva del mare vicino Palmachim dall'Agenzia Spaziale Israeliana in un'orbita retrograda oltre il Mar Mediterraneo per evitare che giungano detriti su aree popolate e anche per evitare che sorvolino ad est le nazioni ostili ad Israele.
Una versione dello Shavit, denominata RSA-3, è stata prodotta dal Sudafrica su licenza israeliana.
Shavit è basato sul missile Gerico II ed è prodotto da IAI. Il razzo è composto da tre stadi alimentati da motori a propellente solido, con un quarto stadio opzionale a propellente liquido composto da tetraossido di diazoto e dimetilidrazina asimmetrica (UDMH); ha una lunghezza totale di 18 metri, un diametro di 1,35 metri e pesa 23630 kg. Il razzo Shavit esiste in diverse versioni e può lanciare in un'orbita di 200 km di altezza un carico variabile da 160 a 1200 kg a seconda della versione.
Storia dei lanci
Durante la sua storia, il lanciatore Shavit ha portato in orbita solo satelliti israeliani della serie Ofek e tutti i lanci sono stati effettuati dalla base aerea di Palmachim.
Durante il quarto ed il sesto lancio la missione è fallita prima ancora di raggiungere lo spazio. Il fallimento del settembre 2004 dello Shavit causò la perdita di 100 milioni di dollari.
Versione sudafricana RSA-3
Gli esperimenti sudafricani cominciarono negli anni ottanta a scopi militari con la collaborazione israeliana, per produrre un missile balistico e un razzo vettore per il lancio di un satellite spia. Il razzo, basato sul missile israeliano Jericho, fu prodotto su licenza israeliana a Grabouw dalla compagnia Houwteq e i test furono condotti nel Denel Overberg Test Range. Il programma di sviluppo del razzo continuò anche dopo la rinuncia da parte del Sudafrica al possesso di armi nucleari e fu convertito a fini civili, per il lancio di satelliti scientifici e commerciali. Nel 1994 lo sviluppo del lanciatore sudafricano non fu ritenuto conveniente dal punto di vista commerciale e il programma fu cancellato.[1]