Silvio DenzSilvio Werner Denz (Basilea, 14 settembre 1956) è un imprenditore svizzero di origine italiana e vive in Svizzera. Imprenditore, collezionista di vini e oggetti d'arte[1], conduce l'impresa familiare Alrodo a diventare la più grande catena di profumerie in Svizzera, con una quota di mercato superiore al 18%[2]. Dopo la vendita di Alrodo a Marionnaud nel 2000, Denz, già collezionista di flaconi di profumo Lalique, rileva la cristalleria Lalique nel 2008 dal gruppo Pochet, salvando lo storico brand francese dalla delocalizzazione[3] e trasformandolo in un marchio globale, che spazia da mobili a oggetti d'arredo, gioielli, profumi, oggetti d'arte e progetti di interior design[4]. Denz si occupa anche di commercio di vini, e possiede vigneti in Francia, Italia e Spagna[5]. È regolarmente presente nella classifica dei 300 uomini più ricchi di Svizzera[6], così come in quella delle 100 personalità più influenti dell'economia svizzera[7] ed ha un figlio (nato nel 1988).[8] BiografiaAlrodoNel 1984, Silvio Denz assume la guida dell'impresa familiare Alrodo AG. Nel 2000, anno della vendita a Marionnaud[9], Alrodo rappresenta una delle più grandi catene distributive svizzere, con oltre 120 punti vendita[10]. Attraverso la società Lalique Group (formalmente conosciuta come Art & Fragrance), si dedica alla produzione e distribuzione di profumi, assumendo il controllo dei brand Lalique, Jaguar, Parfums Grès, Parfums Samouraï Alain Delon, Bentley, Ultrasun e più di recente Brioni fragranze[11]. Il 28 marzo 2019, il Gruppo Lalique ha acquisito il 50% della più antica distilleria di whisky single malt in Scozia ancora in esercizio, The Glenturret[12], espandendo ancor di più il proprio portafoglio nel mercato dei beni di lusso.[13] Nell’estate del 2021, la distilleria ha lanciato una nuova raffinata esperienza culinaria: il Glenturret Lalique Restaurant, guidato dallo chef Mark Donald[14]. Nel luglio 2022, Silvio Denz e Peter Spuhler, noto imprenditore, hanno acquisito l'hotel Florhof a Zurigo. Dopo un'attenta ristrutturazione in stile Lalique, questo edificio storico riaprirà le sue porte come “Villa Florhof' nel 2024 per offrire agli ospiti la sua rinomata ospitalità e gastronomia di prima classe.[15] La società è quotata in borsa dal 2007. È stata quotata per la prima volta su BX Berne eXchange e da giugno 2018 il Gruppo è quotato alla SIX Swiss Exchange. LaliqueCollezionista di flaconi di profumo creati da René Lalique, ne possiede la collezione privata più importante al mondo[16][17], con oltre 650 pezzi originali [18]. Nel 2008 rileva lo storico marchio francese Lalique e ne inizia una profonda ristrutturazione. Ispirato dal genio eclettico di René Lalique, Silvio Denz riorienta la maison verso il lifestyle, ristrutturandone l'offerta in arte, oggetti in cristallo, mobili, gioielli, profumi e ospitalità[19]. Il nuovo corso del brand è segnato soprattutto da molteplici collaborazioni con altri importanti marchi di lusso, come Bentley, The Macallan, Steinway & Sons, etc) e artisti internazionali come Zaha Hadid, Jean-Michel Jarre, Damien Hirst, Elton John[20], etc) con cui vengono create edizioni speciali e limitate. Nel 2011, dopo due anni di lavoro, viene aperto il museo Lalique a Wingen-sur-Moder, città natale dell'artista francese; la struttura ospita oltre 700 opere realizzate da René Lalique e i suoi eredi[21], principalmente pezzi in vetro e in cristallo. Decide anche di convertire la storica dimora di René Lalique a Wingen-sur-Moder (Alsazia) in un hotel-ristorante esclusivo[22] a 5 stelle con una cucina insignita di due stelle e diretta da Paul Stradner. Il progetto è coordinato dall'architetto svizzero Mario Botta in collaborazione con i designer Lady Green e Pietro Mingarelli. Le camere sono interamente arredate con oggetti Lalique[23] e portano il nome delle più iconiche creazioni di René Lalique[24]. Una di esse, "Hirondelles", era la stanza privata dell'artista[25]. ViniNel 1994, Silvio Denz fonda insieme ad altri sei partner la società Les Grands Vins Wermuth S. A., ora divisa in Denz Weine (distribuzione) e Wermuth Auktionen AG (aste), con sede a Zurigo. Nel 1998, con gli stessi soci, acquista la tenuta vinicola Clos d’Agon[26] in Costa Brava, gestita dall’enologo di prestigio internazionale Peter Sisseck (Dominio Pingus). Nel 2020 Silvio Denz vende le proprie quote di Clos d’Agon.[27] Nel 2005 acquista invece (con Château Canon-La Gaffelière e La Mondotte) l’azienda vinicola Château Faugères, a 6 chilometri a est di Saint-Emilion, che occupa 30 collaboratori. La tenuta comprende tre vigneti: Château Faugères[28], Château Péby Faugères[29], entrambi situati nella zona di denominazione Saint-Emilion, e Château Cap-de-Faugères nelle Côtes de Castillon. Insieme a Peter Sisseck, nel 2010 Silvio Denz rileva la storica cantina Château Rocheyron di Saint-Emilion. Nel Bordeaux possiede vigneti per un totale di 120 ettari. La cantina dello Château Faugères è opera dell’architetto Mario Botta[30], che ama definire la sua creazione una «cattedrale del vino». Utilizzando le più moderne tecnologie abbinate ai metodi tradizionali, come la gravità, le uve vengono pigiate secondo i più elevati standard qualitativi e i vini affinati in botti di rovere.[31] Nel 2012, le due cantine Château Faugères e Château Péby Faugères ottengono la classificazione Grand Cru Classé di Saint-Emilion. Il critico enologico di fama internazionale Robert Parker annovera il Château Péby Faugères tra i migliori vini del Bordeaux[32]. L’annata 2005 ha ottenuto un punteggio di 100/100 dalla prestigiosa guida all’acquisto dei vini di Robert Parker[33]. All’inizio del 2014 Silvio Denz acquisisce Château Lafaurie-Peyraguey, uno dei rari Premiers Grands Cru Classés del 1855 e tra le tenute vinicole più antiche del Sauternes. Nel 2018 viene inaugurato l’hotel di lusso con ristorante gourmet a Château Lafaurie-Peyraguey, membro di Relais & Châteaux e hotel a cinque stelle[34]. Lo chef Jerome Schilling ottiene una prima stella Michelin con il suo ristorante «Lalique» nel 2019 e una seconda nel febbraio 2022.[35] Il 17 settembre 2017 Silvio Denz ha ricevuto la nomina di Jurat de Saint-Emilion[36]. La Jurade de Saint-Emilion è composta attualmente da 127 membri e oltre 3000 ambasciatori dei vini di Saint-Emilion in tutto il mondo. Nell’ottobre del 2017 Denz ha ricevuto un Premio Speciale da parte di Fond’Action Alsace[37] per il suo impegno nella regione alsaziana e il premio del Guillon d’Or della Confrérie du Guillon[38], la confraternita dei vini del Canton Vaud fondata nel 1954, come riconoscimento della sua passione e del suo operato nel settore vinicolo. La rivista vinicola francese "La Revue du Vin" colloca Silvio Denz tra i 200 personaggi più importanti del vino nel 2018[39] e la rivista svizzera Vinum ha premiato Silvio Denz tra le 25 personalità del vino più importanti del 2022.[40] ImmobiliNel 2003 Silvio Denz fa il suo ingresso nel mercato immobiliare a Londra. Insieme a un partner locale, acquista ville antiche nei quartieri londinesi di Mayfair, Knightsbridge e Kensington, per sottoporle a un attento restauro e rivenderle. Riconoscimenti e Associazioni
Note
Collegamenti esterni
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