Sinodo dei vescovi
«Il Sinodo è infatti un'espressione particolarmente fruttuosa e lo strumento validissimo della collegialità episcopale.» Il Sinodo dei vescovi è un'istituzione permanente del Collegio episcopale della Chiesa cattolica. Fu istituito da papa Paolo VI il 15 settembre 1965 in risposta al desiderio dei padri del Concilio Vaticano II per mantenere viva l'esperienza dello stesso Concilio. Il documento con cui fu istituito il Sinodo è la lettera apostolica in forma di Motu proprio Apostolica sollicitudo. Il sinodo è un'assemblea dei rappresentanti dell'episcopato cattolico che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Papa nel governo della Chiesa universale. FunzionamentoIl Sinodo dei vescovi è regolamentato dal Codice di diritto canonico nei can. 342-348[2]. La sua attività è sempre convocata, presieduta e conclusa dal Romano Pontefice [3]. I documenti specifici che definiscono la natura e regolano il funzionamento del Sinodo dei vescovi sono la costituzione apostolica Episcopalis communio, promulgata da papa Francesco il 15 settembre 2018, e l'Istruzione sulla celebrazione delle Assemblee Sinodali e sull'attività della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, emanata dalla Segreteria generale del Sinodo dei vescovi il 1º ottobre 2018. L'organismo tratta materie prevalentemente pastorali.[4] MembriSono membri effettivi del Sinodo dei Vescovi coloro che, appartenendo al Collegio episcopale in forza della consacrazione sacramentale e della piena comunione con la Chiesa cattolica, sono stati eletti dai loro confratelli, oppure sono stati nominati direttamente dal Papa. Al sinodo possono anche partecipare dei non vescovi, invitati a motivo dalle proprie competenze o per altre ragioni di opportunità: il loro ruolo all'interno del sinodo viene in questo caso definito volta per volta. ConvocazioniIl Sinodo si riunisce in tre forme[5]:
Il papa può convocare un'Assemblea sinodale secondo altre modalità da lui stesso stabilite, in particolare per ragioni di natura ecumenica[6]. CompetenzeIl Sinodo esprime pareri e voti in forma consultiva, mai deliberativa[7]. Tuttavia di norma il Papa prende spunto dal documento conclusivo del Sinodo per pubblicare una esortazione apostolica post-sinodale, ovvero un documento magisteriale che propone a tutta la Chiesa la riflessione svolta dal Sinodo. Assemblee e svolgimentoDalla sua istituzione si sono svolte le seguenti assemblee, alcune delle quali sono state precedute da "Simposi presinodali":[8]
Il sinodo è un organo consultivo: esso si conclude con un elenco di proposte e riflessioni consegnate dai padri sinodali al romano pontefice. Il romano pontefice può però conferire ad un'Assemblea del Sinodo potestà deliberativa; in quel caso il Documento finale dell'Assemblea, se promulgato dal papa, partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro. Generalmente lo svolgimento dell'Assemblea è preceduto dalla redazione da parte della segreteria del Sinodo dei Vescovi dei Lineamenta, si tratta di un documento preparatorio in cui vengono delineati i temi da affrontare nell'Assemblea, secondo le richieste dei vescovi di tutto il mondo. Le successive osservazioni dei vescovi vengono recepite in un altro documento preparatorio, chiamato Instrumentum laboris, sempre formulato a cura della segreteria del Sinodo. Dopo lo svolgimento dell'Assemblea, il papa solitamente trae spunto dagli argomenti trattati e gli conferisce organica sistemazione promulgando un'Esortazione apostolica postsinodale. Fasi dell'Assemblea sinodale secondo Episcopalis communioLa costituzione apostolica Episcopalis communio ha definito più nel dettaglio lo svolgimento di ciascuna Assemblea del Sinodo, articolato in una fase preparatoria, in quella celebrativa e in una fase attuativa. Inoltre tale documento specifica che l'Assemblea del Sinodo può svolgersi in più periodi a discrezione del romano pontefice; i tempi intermedi tra i periodi servono per approfondire il tema o sviluppare riflessioni su alcuni aspetti particolari emersi dai lavori assembleari. La fase preparatoria è avviata al momento dell'indizione del Sinodo da parte del papa e diretta dalla Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Questa fase prevede la più ampia consultazione del Popolo di Dio, sia tramite le conferenze episcopali e le chiese locali, sia attraverso questionari o altre modalità che possano coinvolgere direttamente i fedeli (singoli e aggregati). Possono essere coinvolti nell'analisi del tema anche Istituti di studi superiori ed è prevista la possibilità che la Segreteria generale del Sinodo convochi una Riunione presinodale, con la partecipazione di fedeli laici che possano portare il loro contributo alla discussione. Scopo di tale consultazione è approfondire il tema scelto e preparare dei documenti introduttivi per l'Assemblea del Sinodo; quest'ultimo compito è affidato ad una specifica Commissione preparatoria, nominata e presieduta dal Segretario generale. La fase celebrativa inizia e si conclude con una concelebrazione eucaristica presieduta dal papa insieme coi padri sinodali. Si articola in congregazioni generali e circoli minori che affrontano in diverse sessioni le tematiche e preparano il documento finale. Pur essendo presieduta dal papa, prima dell'apertura dell'Assemblea sinodale, sono da lui nominati alcuni Presidenti delegati per dirigere i lavori; inoltre il pontefice nomina un Relatore generale, coadiuvato da un Segretario speciale, che coordina la discussione sul tema dell’Assemblea del Sinodo e l’elaborazione di eventuali documenti da sottoporre alla medesima Assemblea. Il Documento finale dell'Assemblea, una volta approvato, è consegnato al Pontefice che decide della sua pubblicazione; in caso di approvazione da parte del papa, o se al sinodo è stata da lui concessa potestà deliberativa, il Documento finale partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro. La fase attuativa vede l'accoglienza e l'attuazione degli orientamenti sinodali da parte delle Conferenze episcopali e delle Chiese locali. Questa fase è coordinata dalla Segreteria generale del Sinodo che può emanare documenti applicativi, in accordo con il Dicastero competente della Curia romana. Se necessario, può essere anche nominata dalla Segreteria generale del Sinodo una Commissione per l'attuazione, formata da esperti. CronotassiPresidenti
Segretari generali
Sottosegretari
Note
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