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Commento: a parte essere stata la madre di due ragazzi che furono ispirazione per l'opera di Barrie, non si intravede un motivo per il quale dovrebbe avere una voce dedicata.
Conobbe il giovane avvocato Arthur Llewelyn Davies ad una cena nel 1889 e si fidanzarono poco tempo dopo.[1] Lei lo sposò nel 1892, ed ebbero cinque figli, tutti maschi: George (1893–1915), Jack (1894–1959), Peter (1897–1960), Michael (1900–1921), and Nicholas (Nico) (1903–1980).
Nel 1898, la Davies conobbe Barrie ad una cena, scoprendo che egli era già amico di tre dei suoi figli dalle loro visite regolari ai Kensington Gardens. Lei e Barrie diventarono intimi (egli adottò il nomignolo di "Jocelyn" per lei), trascorrendo con lui un tempo considerevole alla casa dei Davies, e la famiglia accompagnava Barrie e sua moglie in vacanza. Sylvia incoraggiò l'amicizia di Barrie e i suoi figli.
Suo marito morì nel 1907 per un sarcoma alla guancia. La Davies accolse il sostegno finanziario ed emotivo di Barrie, sia per se stessa che per i suoi bambini. Dopo il divorzio di Barrie, lui e Sylvia rimasero intimi, ma non si sposarono mai. Sylvia si ammalò di un tumore inoperabile al petto, e morì nel 1910. Poco prima della sua morte, scrisse che voleva che la bambinaia dei suoi bambini, Mary Hodgson, continuasse a prendersi cura di loro, e che sapeva che Barrie avrebbe continuato a provvedere per loro, cosa che lui fece. Come tutori dei figli, la Davies nominò Barrie, insieme a sua madre Emma du Maurier, suo fratello Guy du Maurier, ed al fratello di Arthur Crompton Llewelyn Davies. Dopo la morte della madre, Barrie disse ai bambini che erano stati fidanzati, ma Jack e Peter in seguito espressero scetticismo di questa relazione.
Suo figlio Peter fu l'editore del libro di sua nipote Daphne du Maurier sul loro nonno, The Young George du Maurier, letters 1860–1867 (1951).