Tessuti molliLa locuzione tessuti molli è una definizione usata in medicina abbastanza ambigua: sostanzialmente si vuole definire così tutto ciò che non ha la stessa densità dell'osso. È un termine nato più che altro in ambito radiologico[1], poiché alla radiografia l'osso appare bianco, l'aria è colorata di nero, mentre tutto il resto è di un grigio omogeneo, cosa che non fa distinguere i vari organi e tessuti. È per tal motivo un termine usato solo al plurale e utilizzato per descrivere qualcosa di grossolano, senza alcuna velleità di precisa individuazione anatomica o di caratterizzazione istologica. Il termine è stato poi gradualmente introdotto in altre branche medico-chirurgiche, dove ha comunque mantenuto questa caratteristica di indeterminatezza: si può parlare quindi di "tumefazione dei tessuti molli" o di "calcificazione dei tessuti molli", ma non di "calcificazione del tessuto molle del fegato", per esempio. SignificatiSignificato istologicoÈ entrato nell'uso anche la definizione di "sarcoma dei tessuti molli", dove la specificazione "dei tessuti molli" appare ridondante e di molto ambigua: infatti la parola sarcoma (che deriva dal greco sárkóma, "carne") identifica i tumori maligni del tessuto connettivo, al quale appartengono[2]:
Sicché l'equivalenza "tessuti molli=tessuti connettivali" non risulta essere felice. A causa di ciò, quindi, alla parola "sarcoma" è stata affiancata la specificazione "dei tessuti molli": per differenziare questi dai sarcomi dell'osso.[3] A parte questo ambito oncologico, la locuzione "tessuti molli" non viene utilizzata in istologia. Significato embriologicoMolti, ma non tutti, dei tessuti sopra elencati sono di origine mesenchimale, e questo porta a un'ulteriore ambiguità: l'equivalenza "tessuti molli=tessuti mesenchimali".
La locuzione "tessuti molli" non viene utilizzata in embriologia. Significato radiologicoNella stessa radiologia si parla di "calcificazione dei tessuti molli" laddove non si individua bene, per incapacità o inutilità diagnostica, il tessuto o l'organo. Questo significa che, laddove un organo sia radiologicamente individuabile, non si rende necessario l'utilizzo della locuzione "tessuti molli". Ciò ha molto più significato in metodiche come la TC, dove la caratterizzazione di un tessuto è molto più facile. Un nuovo sistema di imaging[4] si è dimostrato capace di aumentare il contrasto dei tessuti molli nella radiografia tradizionale, senza l'aumento di dose al paziente tipico della TC. Note
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