Membro della Giunta per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere in giudizio, dal 26 giugno 1953 all'11 giugno 1958
Membro della III Commissione Diritto - Procedura e ordinamento giudiziario - Affari di giustizia, dal 1º luglio 1953 all'11 giugno 1958
Membro della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n°. 501: "Provvidenze per le zone colpite dalle recenti alluvioni in Calabria", dal 12 dicembre 1953 all'11 giugno 1958
Membro della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n°. 1264: "Norme in materia di locazioni e sublocazioni di immobili urbani" e delle proposte di legge in materia di locazioni e sfratti, dal 13 dicembre 1954 all'11 giugno 1958
Membro della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n°. 1738: "Provvedimenti straordinari per la Calabria" e delle similari proposte di legge n°. 1147 e 2837, dal 27 luglio 1955 all'11 giugno 1958
Membro della Commissione d'indagine incaricata di giudicare sul fondamento delle accuse rivolte al deputato Dante dal deputato Di Mauro, dal 1º febbraio 1957 all'11 giugno 1958
Titta Madia nasce nel 1894 a Petilia Policastro, un piccolo paese della Calabria, da Nicola, notaio, e da Anna Avarelli, nipote del magistrato Diego Avarelli.
Viene avviato agli studi di Legge, divenendo presto un avvocato penalista di grande successo e fama[1], maestro di arte oratoria.
Il 30 ottobre 1918 fu iniziato in Massoneria nella LoggiaTommaso Campanella di Catanzaro[2].
^Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, p. 173.
^Pavan Dalla Torre, Ugo, L'Anmig fra D'Annunzio e Mussolini (ottobre 1922): note e prospettive di ricerca, Milano, Franco Angeli, Italia contemporanea : 278, 2, 2015.