È comproprietario dell'etichetta Casablanca Records, in joint venture con la Universal Music Group. Ha guidato per quasi 15 anni la Sony Music fin quando Michael Jackson lo accusò di aver boicottato un suo album (diverbio che portò al suo licenziamento) e lo accusò di sfruttare i cantanti di colore per i propri sporchi fini; è anche maggiore azionista della Columbia.[2]