Dal 1928 il Lecce inizia ad adottare il giallo-rosso, simbolo della Terra d'Otranto.[2]
I salentini arrivarono secondi nel girone C del Campionato Meridionale 1928-1929, questo gli consentì di partecipare alle semifinali, dove vinsero il girone, ma siccome all'ultima giornata il Cagliari non si presentò alla gara per non far vincere al Palermo, la federazione decise che la squadra Leccese avrebbe dovuto giocare uno spareggio contro il Palermo;[3] spareggio vinto dai salentini per 1-0 sul neutro di Napoli che gli consentì l'accesso alla finale.[4]
La finale contro il Taranto terminò 2-2 dopo i tempi supplementari, e quindi la gara fu ripetuta sul neutro di Bari, vinta dal Lecce per 3-1, risultato che portò alla promozione del Lecce in Serie B per la prima volta nella sua storia.[2]
^La gara era prevista per il 4 novembre, ma venne rinviata a causa dell'assenza dell'arbitro, e la gara quel giorno venne disputata come amichevole che terminò 4-0 per il Lecce. La gara venne ulteriormente rinviata dall'11 novembre al 15, a causa di una forte pioggia.
^La gara prevista per il 16 dicembre, venne rinviata al 30 dicembre,
^Sanzione del Giudice sportivo: su ricorso del Taranto, in quanto alcuni tifosi leccesi, fecero fermare da alcuni agenti della polizia due giocatori del Taranto (Cornara e Gagliotti) che non poterono presentarsi alla gara. Sul campo finì 5-0 per il Lecce con gol di Tana al 13' e 70', Plemich al 20' e Lanza al 40' e 85'
^La gara prevista per il 3 febbraio 1929, venne rinviata al 10 marzo 1929
^La partita prevista per il 16 giugno, venne rinviata al giorno successivo.
^Su rinuncia del Cagliari. Il Cagliari rinunciò di proposito alla gara per ripicca verso il Palermo, così la federazione decise che si sarebbe giocato uno spareggio tra Lecce e Palermo.