Il ventricolo sinistro è più lungo e più conico rispetto al ventricolo destro, e in sezione trasversale la sua concavità presenta una forma ovale o quasi circolare.[2] Forma una piccola parte della superficie sternocostale e una considerevole parte della superficie diaframmatica del cuore; forma inoltre anche l'apice del cuore stesso.[3]
Sviluppo
Già in età adolescenziale, le sue pareti sono spesse dalle tre alle sei volte più del destro.[2] Questo accade perché il ventricolo sinistro ha una mole di lavoro cinque volte superiore, ricevendo sangue a una pressione di circa 8 mmHg e pompandolo invece nell'aorta a una pressione di circa 120 mmHg a ogni battito cardiaco.
Funzionamento fisiologico
In condizioni eccellenti di salute, il ventricolo sinistro dovrebbe:
rilassarsi molto rapidamente dopo ogni contrazione per riempirsi velocemente di sangue ossigenato proveniente dalle vene (rilassamento diastolico e riempimento);
contrarsi rapidamente e pompare più sangue possibile, vincendo la maggiore pressione aortica e compensando quella necessaria a dilatare l'aorta e altre arterie (contrazione sistolica ed espulsione);
essere in grado di incrementare o decrementare rapidamente la capacità di pompaggio sotto il controllo del sistema nervoso.
In un adulto sano a riposo, il ventricolo sinistro pompa circa 5 litri di sangue per minuto; che possono diventare 25 sotto sforzo (45 in un atleta di livello olimpico).[4]
Léo Testut e André Latarjet, Miologia-Angiologia, in Trattato di anatomia umana. Anatomia descrittiva e microscopica – Organogenesi, vol. 2, 5ª ed., Torino, UTET, 1973, ISBN non esistente.