Il viadotto si trova a cavallo dei territori comunali di Castrofilippo e Canicattì. Si sviluppa per 980 metri, con una larghezza di 26,5 m che include due carreggiate stradali con due corsie ciascuna, e un'altezza massima da fondovalle di circa 70 m. Per diminuirne l'impatto ambientale, le dodici campate di cui è costituito presentano una luce tanto più grande quanto maggiore è l'altezza da fondovalle (da 55 m a 120 m). Le pile hanno un’altezza variabile da 13 a 58 m.[2]
È stato realizzato tramite spinta sincronizzata, che prevede la spinta dell'impalcato metallico, già assemblato a segmenti (detti conci) nelle apposite zone dietro le spalle, verso il centro della valle tramite un sofisticato sistema di sollevamento e spinta sincronizzata. La spinta riguarda due tratti di circa 500 metri, ciascuno a partire da un'estremità del viadotto.[1]
La costruzione del viadotto è avvenuta nell'ambito dei lavori per il raddoppio della strada statale 640 di Porto Empedocle, e costituisce l'opera principale del primo maxilotto.[2] È stato inaugurato il 3 dicembre 2013,[3] dopo circa 4 anni di lavori, contestualmente all'apertura al transito della variante di circa 4 km lungo cui si trova. Il viadotto era già stato utilizzato nell'ottobre precedente per consentire il transito dei pezzi della TBM da impiegare per lo scavo della galleria Caltanissetta.[4]