Viceré del Río de la PlataIl Vicereame del Río de la Plata, creato nel 1776 per volere di Carlo III di Spagna, rappresentava formalmente un possedimento personale del monarca, pur operando come colonia spagnola. Questa struttura amministrativa consentiva sia alla Spagna sia ai territori d’oltremare di mantenere normative e regolamenti autonomi. La listaI viceré erano designati dal re di Spagna per governare i vicereami in suo nome. Inizialmente, il loro incarico non prevedeva una durata specifica e poteva essere a vita, ma in seguito furono stabiliti mandati della durata compresa tra tre e cinque anni.[1] Le enormi distanze tra la Spagna e il Sud America, unite ai lunghi tempi di navigazione, facevano sì che trascorresse spesso molto tempo tra la nomina di un viceré e il suo effettivo arrivo e insediamento nel vicereame. Anche le comunicazioni con la corona erano lente e frammentate, costringendo i vicereami a operare con un alto livello di autonomia.[2] I viceré non si limitavano a rappresentare la figura del re, ma svolgevano un ruolo essenziale nell’amministrazione quotidiana di un territorio estremamente vasto, suddiviso in intendencias e governatorati, ognuno con le proprie città e regioni sotto il controllo diretto. Questo sistema richiedeva grande capacità gestionale e decisionale, soprattutto nei periodi di isolamento dal potere centrale.
Note
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