Villa Il Diluvio
Villa il Diluvio è una dimora storica italiana, situata in via di Mosciano a Scandicci. StoriaLa villa prende il suo curioso nome da un violento nubifragio, abbattutosi sulla località, lasciando una traccia indelebile nella mente degli abitanti della zona.[1] I più antichi proprietari furono i Guidetti, ricchi mercanti fiorentini, i quali, nel 1443, la donarono ai Geri. Nel 1539 la proprietà venne acquistata dai Mannucci, poi passò ai Primerani (1563), ai Gardi (1608), ai Cerchi, ai Lenzi e ai Buccetti.[2] Nel 1693 gli Ximenes d’Aragona, potente famiglia spagnola di origini ebraiche insediatasi a Firenze, comprarono la villa, la restaurarono e le conferirono l'attuale aspetto settecentesco. Tra il 1726 ed il 1731, chiamati dalla nobile famiglia fiorentina, vi lavorarono i Fortini, una famiglia di ingegneri, stuccatori e architetti. A Benedetto si deve la decorazione del salone principale della villa.[3]. Nel 1750 venne realizzata l’attuale facciata, sprovvista però dell’orologio di coronamento[4]. Nell'Ottocento l’immobile passò a Desiderio De Filippi (dal 1827 al 1847[5]), poi ai Gazzeri (i quali realizzarono uno splendido giardino romantico), dopodiché pervenne ai Parigi[6] e infine agli attuali proprietari, i Pinucci. DescrizioneAll’inizio del Settecento l’immobile venne ingrandito d’un piano e integrato lateralmente. Le due parti laterali settecentesche furono costruite leggermente indietro rispetto al corpo centrale della Villa. Benedetto Fortini affrescò il salone centrale con statue e varie figure allegoriche. Fra una porta e l’altra si possono notare affreschi che simulano paesaggi con rovine romane.[7]. Il fratello Giovacchino vi lavorò come architetto.[8]. Una lapide, posta al primo piano, commemora il Granduca Pietro Leopoldo, che più volte soggiornò nella villa scandiccese durante le sue battute di caccia[9]. Sulla facciata è posto lo stemma degli Ximenes. All’interno del bel parco v’è una limonaia, vari lecci e due magnolie ultracentenarie. Un monumentale ninfeo è posto all’esterno dello spazio verde.[10] La cappella, tuttora consacrata, è collocata sul lato sinistro della villa. Sappiamo, tuttavia, che l’immobile è stato più volte spostato e ricostruito: dal catasto toscano del 1832 si viene a sapere che la cappella si trovava lungo la strada che conduce a Mosciano, a destra della strada d’ingresso della villa. Poi venne spostata sull’angolo nord-ovest del piano terreno e infine, negli anni Trenta, ricostruita nella collocazione attuale.[11] Note
Bibliografia
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