Vincent Lannoo (Bruxelles, 1970) è un regista e sceneggiatore belga.
Biografia
Dopo aver conseguito gli studi all'Institut des Arts de Diffusion di Bruxelles, Lannoo debutta al cinema con Strass (2001), un film sperimentale in cui elementi di finzione e realtà sono fusi durante le lezioni di una scuola teatrale. Strass è il ventesimo film del movimento Dogma 95 e il suo titolo allude al maestro di teatro Lee Strasberg.[1] La pellicola è stata presentata in anteprima al Namur Film Festival del 2001, dove ha ricevuto il premio per la miglior opera prima.[2]
Nel 2012, Lannoo scrive e dirige In nome del figlio (Au nom du fils), una commedia nera incentrata sul tema della fede religiosa e che esplora la corruzione all'interno della chiesa cattolica. Al momento dell'uscita, il film è stato acclamato dalla critica cinematografica, seppure i temi religiosi e lo stile violento siano stati oggetto di controversie.[3] Il film ha ricevuto sette candidature ai premi Magritte 2014, tra cui miglior film e miglior regia per Lannoo.[4] In nome del figlio ha inoltre ricevuto il Méliès d'oro del 2013, assegnato dalla European Fantastic Film Festivals Federation alla migliore opera europea di genere fantastico.[5]
Filmografia
Cinema
Cortometraggi
- J'adore le cinéma (1998)
- Si j'avais 10... pauvres (1999)
- Nearly New Car (2009)
Televisione
Note
- ^ (EN) Matthew Tobey, Strass (2001), su allmovie.com, AllMovie. URL consultato il 2 febbraio 2021.
- ^ (FR) Marceau Verhaeghe, Vincent Lannoo à propos de Strass, su Cinergie, 1º settembre 2002. URL consultato il 2 febbraio 2021.
- ^ (FR) Autour de 'Au nom du fils' et de son tournage, su AlloCiné. URL consultato il 30 gennaio 2021.
- ^ (FR) Les Magritte du cinéma 2014, su AlloCiné. URL consultato il 30 gennaio 2021.
- ^ (EN) Andrew Mack, In the Name of the Son Wins Méliès d'Or Award, su screenanarchy.com, 11 ottobre 2013. URL consultato il 5 febbraio 2021.
Collegamenti esterni