Passò professionista il 25 settembre 1970 con la Sonolor-Lejeune, squadra francese diretta da Jean Stablinski: tra i dilettanti aveva ottenuto, a partire dal 1967, più di quaranta successi.[1] Già l'anno seguente partecipò alla Parigi-Roubaix, alla Gand-Wevelgem e al Tour de France (prima di dieci presenze), conseguendo al contempo le prime vittorie in corse francesi minori (alla Flèche Côtière, all'Étoile des Espoirs).[1] Nel 1972, grazie alle sue spiccate doti di velocista, arrivarono i primi trionfi a livello internazionale: Teirlinck seppe infatti imporsi in tre frazioni del Tour de France, a La Grande-Motte, con 3 secondi di vantaggio sul gruppo,[2] a Pontarlier, battendo Leif Mortensen,[3] e, con sei secondi sul peloton, in quella finale con tradizionale traguardo al Velodromo di Vincennes;[4] sua fu peraltro la classifica degli sprint intermedi, nella quale superò il compagno di squadra Robert Mintkiewicz. Di rilievo in quella stagione anche il quarto posto alla Parigi-Roubaix e il decimo all'Amstel Gold Race.[1]
Nel 1973 vinse in volata la prima semitappa della prima tappa del Tour de France 1973, a Rotterdam, e andò a vestire la maglia gialla di leader della classifica generale; perse però il simbolo del primato già nel pomeriggio, dopo la seconda semitappa, a favore del connazionale Herman Van Springel giunto al traguardo con più di due minuti sul gruppo. Due anni dopo si laureò campione belga su strada superando, nell'ordine, Walter Planckaert, Eddy Merckx ed Roger De Vlaeminck.[5] Nella stessa stagione venne, per la prima e unica volta, selezionato per il mondiale di Yvoir; non concluse tuttavia la prova.[1]
Gli ultimi anni (1976-1986) e l'attività da DS
Nel 1976 fu sesto al Giro delle Fiandre, nono alla Parigi-Roubaix e piazzato nei venti alla Gand-Wevelgem e alla Freccia Vallone;[1] tornò inoltre al successo al Tour de France, aggiudicandosi la frazione con arrivo a Saint-Gaudens in seguito al declassamento, causa positività all'antidoping, del vincitore di giornata Régis Ovion.[6] L'annata seguente lo vide raggiungere la piazza d'onore alla Parigi-Roubaix, preceduto di 1'30" da Roger De Vlaeminck,[7] e il quinto posto alla Gand-Wevelgem, il 1978 invece lo concluse con all'attivo anche due vittorie di tappa alla Vuelta a España. Cambiò squadra nel 1979, lasciando la Renault-Elf di Cyrille Guimard, con cui collaborava dal 1974, e unendosi al team spagnolo KAS-Campagnolo; confermò ancora i buoni risultati nelle classiche di primavera – fu quarto all'Amstel Gold Race, sesto alla Parigi-Roubaix, settimo alla Gand-Wevelgem e decimo alla Freccia Vallone –[1] mentre in luglio fece sua per la seconda volta, dopo il 1972, la classifica degli sprint intermedi al Tour de France. L'anno dopo fu settimo alla Gand-Wevelgem, nel 1981 sesto alla Freccia Vallone e per l'ultima volta al via del Tour de France, che concluse in 111ª posizione.[1] A partire dal 1982 fu attivo quasi unicamente in corse e circuiti su territorio belga: concluse la carriera ciclistica nel 1986, all'età di 38 anni.[1]
^abcdefgh(FR) Palmarès de Willy Teirlinck (Bel), su memoire-du-cyclisme.net, www.memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2007).
^(FR) 59ème Tour de France 1972 - 10ème étape, su memoire-du-cyclisme.net, www.memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2009).
^(FR) 59ème Tour de France 1972 - 16ème étape, su memoire-du-cyclisme.net, www.memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2009).
^(FR) 59ème Tour de France 1972 - 20ème étape (b), su memoire-du-cyclisme.net, www.memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2009).
^CN Belgio, su cyclebase.nl, www.cyclebase.nl. URL consultato il 30 gennaio 2011.
^(FR) 63ème Tour de France 1976 - 13ème étape, su memoire-du-cyclisme.net, www.memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).