XanthorrhoeaceaeXanthorrhoeaceae Dumortier è una famiglia di piante angiosperme.[1] Il nome della famiglia deriva dal genere Xanthorrhoea - dal greco xanthos (ξανθος) = giallo e rhoia (ροία) = flusso, in riferimento alla resina gialla prodotta dalle piante di questo genere. La classificazione filogenetica dell'Angiosperm Phylogeny Group del 2009 (classificazione APG III) suddivideva la famiglia in tre sottofamiglie: Asphodeloideae, Hemerocallidoideae e Xanthorrhoeoideae, in precedenza considerate al rango di famiglie a sé stanti (rispettivamente Asphodelaceae, Hemerocallidaceae e Xanthorrhoeaceae sensu stricto).[2] La classificazione APG IV del 2016 non riconosce Xanthorrhoeaceae come famiglia a sé e assegna le specie precedentemente classificate in essa alla famiglia Asphodelaceae.[3] DescrizioneLa famiglia comprende specie dall'aspetto molto differente, con pochi caratteri comuni. La presenza di antrachinoni è uno di questi caratteri. Mostrano in genere una infiorescenza terminale che è retta da un fusto privo di foglie; un disco di tessuto legnoso è presente alla base dell'ovario.[1] Vi appartengono specie succulente, come p.es. Aloe spp. e Haworthia spp., specie erbacee, come p.es Kniphofia spp. e Hemerocallis spp., e specie con fusti legnosi come Xanthorrhoea spp.[1] BiologiaLa maggior parte delle Asphodeloideae sono impollinate da uccelli, ma in alcune specie di Aloe e in quasi tutte le specie dei generi Haworthia e Chortolirion sono presenti alcune caratteristiche morfologiche suggestive di meccanismi di impollinazione entomogama[4]. Alcune specie delle Hemerocallidoideae hanno un meccanismo di dispersione dei semi affidato alle formiche (mirmecocoria)[5]. Distribuzione e habitatLa famiglia ha un ampio, ancorché frammentato, areale che abbraccia le zone tropicali e temperate di tutti i continenti. Il genere Xanthorrhoea è endemico dell'Australia. TassonomiaIl Sistema Cronquist (1981) collocava le Xanthorrhoeaceae nell'ordine Liliales[6][7], e la Flora of Australia del 1986, basata sulla classificazione di Cronquist, assegnava alla famiglia 10 generi.[8] Una revisione della sistematica del raggruppamento, basata su dati sia morfologici che molecolari, portò alla conclusione che 4 dei 10 generi (Baxteria, Calectasia, Dasypogon, Kingia) andavano segregati nella famiglia Dasypogonaceae e 5 (Acanthocarpus, Chamaexeros, Lomandra, Romnalda, Xerolirion) nella famiglia Lomandraceae, lasciando solo Xanthorrhoea nelle Xanthorrhoeaceae.[9] La classificazione APG II (2003) attribuì la famiglia, e il suo unico genere, all'ordine Asparagales[10] In realtà già a quell'epoca studi molecolari mostravano una stretta affinità filogenetica tra Xanthorrhoeaceae, Asphodelaceae e Hemerocallidaceae, ma si continuò a considerarle come famiglie separate, sulla base del fatto che la fusione in un unico clade non era supportata dall'analisi dei caratteri morfologici.[1][11][12] Con la classificazione APG III (2009) Xanthorrhoeaceae, Asphodelaceae e Hemerocallidaceae furono inserite in un'unica famiglia, le Xanthorrhoeaceae sensu lato, suddivisa in 3 sottofamiglie: Asphodeloideae, Hemerocallidoideae e Xanthorrhoeoideae.[2][13] Con la classificazione APG IV (2016) viene ripristinata la priorità di Asphodelaceae e i taxa assegnati a Xanthorrhoeaceae dalle precedenti classificazioni filogenetiche sono spostati al suo interno.[3] La ripartizione dei generi attribuiti alla famiglia era la seguente:[1][14] Sottofamiglia Asphodeloideae Burnett
Sottofamiglia Hemerocallidoideae Lindley
Sottofamiglia Xanthorrhoeoideae M.W.Chase, Reveal & M.F.Fay
Il genere Xeronema, che la classificazione tradizionale attribuiva alle Hemerocallidaceae, è attualmente assegnato ad una famiglia a sé stante, Xeronemaceae.[15] Note
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