Zhu De nacque da una famiglia povera di contadini a Hung, una piccola cittadina della contea di Yilong, nella provincia di Sichuan, una provincia montana e isolata, durante la tarda dinastia Qing. Dopo aver studiato brevemente sotto la guida dello zio, l'unico della famiglia in grado di impartirgli un'istruzione, Zhu venne iscritto dai suoi genitori agli esami del distretto, e, con sua grande sorpresa, fu addirittura insignito dello xiucai, un rinomato premio di studio imperiale[2].
Grazie a questi risultati, si trasferì a Chengdu e si iscrisse nel 1904 presso una scuola media, studiando i classici. Nel 1908, grazie ai sacrifici della sua famiglia, entrò nel liceo di Chengdu per studiare educazione fisica. Poco dopo, entrò all'Accademia Militare di Yunnan, dove conobbe per la prima volta gli ideali di Sun Yat-sen; affascinato da essi, nel 1912 si unì al Tongmenghui, società politica segreta e nucleo originario del Kuomintang di Sun.
Durante l'addestramento a Kunming, Zhu fu notato dal comandante di brigata Cai E, che lo volle con sé, nel luglio 1911 dopo la sua promozione. Nell'ottobre dello stesso anno, accompagnò Cai nella spedizione contro i mancesi nello Sichuan, quindi fra il 1915 e il 1916 fu comandante di reggimento nella campagna per rovesciare l'Impero di Cina di Yuan Shikai. Dopo la morte di Yuan, Cai divenne governatore del Sichuan e lasciò il posto di comandante di brigata allo stesso Zhu.[3].
Avvicinamento al Partito Comunista Cinese
Dopo la morte di Cai E e di sua moglie, Zhu cadde in depressione e iniziò a sprofondare nella vita del signore della guerra. Nel 1920, dopo essere stato cacciato dal Sichuan, fece ritorno nello Yunnan come semplice commissario di sicurezza per il governo provinciale. In questo periodo, a causa dell'assassinio della sua seconda moglie e di suo figlio da parte di un signore della guerra, a suo tempo rivale di Zhu, lasciò la Cina per andare a studiare in Europa.
Prima, si recò a Shanghai, dove probabilmente incontrò lo stesso Sun Yat-sen, poi, all'inizio del 1922 cercò di entrare nel Partito Comunista Cinese, ma la sua iscrizione fu rifiutata a causa dei suoi precedenti legami con i signori della guerra[4].
Nel tardo 1922, Zhu si recò in Europa e si iscrisse all'Università di Gottinga, in Germania, dove studiò fino al 1925. Fu qui che incontrò Zhou Enlai, che lo avvicinò al marxismo e lo portò a partecipare alle manifestazioni studentesche. A causa dell'attività politica, nel luglio 1925 Zhu fu espulso dalla Germania. Fu in questo periodo che rinnovò la sua richiesta di iscrizione al Partito Comunista Cinese, che questa volta fu accettata.
Nello stesso periodo, si recò nell'Unione Sovietica per studiare strategia militare. Un anno dopo fece ritorno in Cina, dove fu nominato direttore di un nuovo istituto militare a Nanchang per conto della Repubblica di Cina, sostenuta in un primo momento anche dai comunisti.
Zhu De e Mao Zedong si conobbero nel 1928, quando Zhu unì le sue truppe al soviet creato da Mao nei Monti Jinggang dove incontrò anche Chen Yi e Lin Biao. Fu qui che lavorò per costituire l'Armata Rossa Cinese, il primo nucleo dell'Esercito Popolare di Liberazione per trasformarla in un'organizzata armata di guerriglia popolare, in grado di sostenere le teorie di Mao sull'esercito di guerriglia e la guerra popolare. Emerse così la dualità fra Mao, comandante politico, e Zhu, comandante militare. Le capacità e il coraggio di Zhu ne fecero quasi una leggenda fra le masse del Jinggang e di tutta la Cina. Sul Jinggang, il comando dell'Armata Rossa Cinese era chiamato "Zhu-Mao" per indicare lo stretto rapporto fra i due dirigenti.
Nel 1929, su pressione del Kuomintang, Zhu e Mao furono costretti a lasciare lo Jinggang e a riparare a Ruijin, dove Mao fondò la Repubblica Sovietica Cinese, che arrivò a comprendere 30,000 km² di superficie con tre milioni di persone sotto la loro influenza. Mao ne fu presidente, Zhu il massimo comandante militare, posizione ratificata dal Comitato centrale del Partito Comunista Cinese, che nel 1931 lo nominò comandante dell'Armata Rossa della città di Ruijin. Le capacità di Zhu permisero all'Armata Rossa di sconfiggere la Quarta campagna di accerchiamento, ma nel 1934 non fu in grado di sconfiggere la Quinta e il Partito Comunista Cinese fu costretto ad abbandonare la provincia dello Jiangxi. Zhu riuscì comunque a spezzare l'assedio del Kuomintang, permettendo di dare inizio alla Lunga marcia.