Passò diversi anni a Roma dove fu fatto cavaliere dell'Ordine degli Ospitalieri e membro dell'Accademia dell'Arcadia.
Lavorò come pittore nella decorazione di alcune chiese romane e alle illustrazioni di alcuni libri, tra cui Nella venuta in Roma del 1764.
Si distinse anche per i disegni e le decorazioni d'interno, come testimoniano le quaranta schede di arabeschi contenuti in una pubblicazione di Alexandre Lenoir[1].
Dopo il suo ritorno in Francia, nel 1789 fu ammesso all'Académie royale de peinture et de sculpture di Parigi con il dipinto Retour du jeune Tobie et sa rencontre avec son père et sa mère ("Ritorno del giovane Tobia e incontro con il padre la madre").
Morì a Parigi nel 1802. Nel 1803 sua moglie donò il dipinto Adorazione dei Pastori alla collegiata Notre-Dame de Poissy.