Il 15º Congresso iniziò i suoi lavori in quello che la storiografia ha definito come "Era of Good Feelings" (1819-1824), un'epoca di distensione a seguito della fine della guerra anglo-americana nella quale il Congresso ratificò una serie di trattati conclusi con l'Impero britannico riguardo ai confini settentrionali (linee di confine che in gran parte persistono tuttora tra Stati Uniti e Canada). Il Congresso inoltre approvò un primo piano pensionistico per i veterani della rivoluzione americana di fine Settecento. Il Partito Federalista (già in difficoltà negli anni precedenti) proseguì nella sua fase discendente, chiudendo un periodo di grande conflitto nel Congresso fra questo e il dominante Partito Democratico-Repubblicano. Lo stesso presidente Monroe fu fautore di tale processo di distensione con le sue nomine[1][2][3].
Tuttavia questo periodo ha visto anche grandi conflitti all'interno dell'amministrazione Monroe e del Congresso riguardo a diversi temi, soprattutto sulla legalità o meno della schiavitù. Verso la fine dei lavori di questo Congresso il dibattito esplose riguardo all'ammissione all'Unione del Missouri (in una regione in gran parte colonizzata da coloni provenienti da stati del Sud) e del Maine. Sia al Senato che alla Camera dei Rappresentanti si creò una nuova linea di faglia tra i rappresentanti degli stati del Nord (stati più popolosi, con un sistema economico più avanzato e industrializzato e senza necessità di impiegare lavoro schiavistico) e gli stati del Sud (più arretrato e con un'economia agraria incentrata in prevalenza sulle grandi piantagioni e sull'utilizzo estensivo di manodopera servile). Il dibattito, infatti, non verteva soltanto sulla schiavitù, ma anche sul peso dei singoli stati nei due rami del Congresso. La discussione in merito all'ammissione dei due nuovi stati si prolungò fino al Congresso successivo, ma i germi della futura e tragica guerra di secessione erano già piantati[4].
12 luglio 1817 - Nel quotidiano Columbian Centinel il giornalista statunitense Benjamin Russell conia il termine "Era of Good Feelings", che gli storiografi successivamente utilizzeranno per definire il periodo della storia statunitense tra il 1817 al 1825[5].
20 novembre 1817 - In Florida deflagra la cosiddetta prima guerra Seminole. Il generale Andrew Jackson continua le sue operazioni di allargamento dei confini degli Stati Uniti nelle regioni meridionali del continente nordamericano e impattano contro la resistenza delle tribù native dei Seminole presenti in Florida.
10 dicembre 1817 - Il Mississippi viene ammesso come 20º stato dell'Unione (ricavato dalla porzione del Territorio del Mississippi esclusa dalla creazione del Territorio dell'Alabama).
15 marzo 1818 - Il generale Andrew Jackson, con una forza di circa quattromila uomini, parte da Fort Scott (in Georgia) e invade la Florida procedendo lungo la sponda del fiume Apalachicola.
23 maggio 1818 - Le forze del generale Andrew Jackson raggiungono Pensacola e la conquistano senza resistenza, mentre gli spagnoli si ritirano verso Fort Barrancas.
28 maggio 1818 - Andrew Jackson e il suo corpo di spedizione conquistano Fort Barrancas.
11 luglio 1818 - La Banca centrale degli Stati Uniti inverte improvvisamente la sua politica espansiva e invia ai propri creditori la richiesta di rimborsare i propri debiti immediatamente. L'insuccesso nel riavere indietro i propri prestiti provocherà sei mesi dopo lo scoppio della prima grave crisi finanziaria negli Stati Uniti.
16 novembre 1818 - John Eaton giura come senatore a 28 anni d'età nonostante non abbia l'età sufficiente per rivestire tale carica (ovvero 30 anni). Eaton detiene ancora il record di senatore più giovane ad aver mai rivestito tale carica.
3 dicembre 1818 - L'Illinois viene ammesso come 21º stato dell'Unione.
4 aprile 1818 - 3 Stat. 415, ch. 34 (An Act to establish the flag of the United States) - La dispone ufficialmente gli standard grafici della bandiera ufficiale degli Stati Uniti. Si prevede che abbia tredici linee orizzontali bianche e rosse e un numero di stelle corrispondente al numero di stati che hanno aderito all'Unione, prevedendo inoltre che possano aumentare con l'aumento del numero degli stati.
18 aprile 1818 - 3 Stat. 432, ch. 70 (An Act concerning navigation) - La legge vieta l'approdo in qualsiasi porto statunitense di navi provenienti da qualsiasi colonia della Corona britannica nei quali le navi statunitensi non siano ammesse.
22 febbraio 1819 - Stati Uniti e Spagna firmano un trattato per definire i propri confini. Gli Stati Uniti acquisivano tutto il territorio a nord della linea di confine passante tra le Montagne Rocciose e l'Oceano Pacifico a nord del fiume Sabine, in Texas.
Stati ammessi e territori istituiti
10 dicembre 1817 - Il Mississippi diventa il 20º stato dell'Unione.
3 dicembre 1818 - L'Illinois diventa il 21º stato dell'Unione.
I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 15º Congresso i senatori di classe 3 erano in scadenza.
Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).
Fisk si è dimesso l'8 gennaio 1818 per assumere la carica di direttore delle Dogane per lo stato del Vermont. Si sono tenute nuove elezioni il 20 ottobre 1818.
L'incarico di Pope è scaduto il 30 novembre 1818. Il seggio è rimasto vacante fino a quando l'Illinois è stato ammesso come stato dell'Unione il 3 dicembre 1818.
L'incarico di Pope è scaduto il 30 novembre 1818. Il seggio è rimasto vacante fino a quando l'Illinois è stato ammesso come stato dell'Unione il 3 dicembre 1818.