1º gennaio - Le legioni romane in Germania superior rifiutano di giurare fedeltà nei confronti dell'imperatore Galba, decidendo di prestarla a Vitellio (comandante delle truppe romane in Germania inferior e nominato alla fine del 68 dallo stesso Galba nello stupore generale).
10 gennaio - Galba adotta Lucio Calpurnio Pisone Liciniano, nominandolo suo erede e affibbiandogli il titolo di Caesar, cioè di vice-imperatore. A venire escluso dalla successione è Otone, che aveva appoggiato la rivolta contro Nerone e la salita al trono di Galba.
15 gennaio - Galba e Pisone vengono uccisi dalla Guardia pretoriana nel Foro romano. La congiura contro Galba è stata organizzata da Otone, che si autoproclama imperatore. Il senato romano acconsente con riluttanza al passaggio di mano del potere.
14 aprile - Nella prima battaglia di Bedriaco le legioni dell'imperatore Otone vengono sconfitte dalle truppe fedeli a Vitellio. Otone si suicida.
17 aprile - Dopo la vittoria su Otone e la morte di quest'ultimo, Vitellio diventa il nuovo imperatore. Ma subito dopo si forma un nuovo fronte politico-militare contro il nuovo imperatore che sostiene invece Vespasiano, comandante delle truppe romane impegnate nella repressione della rivolta degli Ebrei in Giudea.
Marco Vettio Bolano viene nominato nuovo governatore della Britannia. Bolano deve subito affrontare l'insurrezione dei Briganti, capeggiati dal loro nuovo re Venuzio.
1º luglio - Tiberio Giulio Alessandro, prefetto d'Egitto e quindi responsabile del "granaio di Roma" egiziano, ordina alle truppe a lui sottoposte di giurare fedeltà a Vespasiano.
22 dicembre - Vitellio viene catturato e ucciso sulla scalinata che porta in cima al Campidoglio (scalae Gemoniae). Vespasiano diventa imperatore e finisce la guerra civile. Inizia la dinastia flavia.