Progettato originariamente da Al Mooney[2] come velivolo da trasporto civile leggero, a seguito della decisione di non costruirlo negli Stati Uniti, venne prodotto in pochi esemplari dalla messicana Lockheed-Azcarate ed assemblato in Argentina (Santa Isabel, Cordoba), dalla Aviones Lockheed-Kaiser. È stato invece costruito in grande serie sotto licenza dall'italiana Aeronautica Macchi, diventata nel 1961 Aermacchi, e dalla sudafricana Atlas Aircraft Corporation.
Storia del progetto
Nel 1959 soltanto due prototipi L-402 hanno effettuato il primo volo, dopo di che Lockheed decise che la produzione sul mercato americano poteva non essere redditizia e scelse quindi di costruirlo con una joint venture in Messico come Lockheed-Azcarate (LASA).[3] Ne furono prodotti 18 esemplari nel 1960 per la Fuerza Aérea Mexicana, come LASA-60.
In Italia, Aermacchi[4] ha acquisito la licenza per produrre il velivolo, prima nella sua originale configurazione come AL-60B e quindi in una versione modificata per clienti Sudafricani nella versione AL-60C. Questa versione finale differiva dall'originale per il carrello triciclo con ruotino sotto coda di tipo convenzionale.
Sono stati prodotti oltre 40 velivoli utilizzati dalla South African Air Force tra il 1974 ed il 1991. Ancora oggi un certo numero di velivoli C4MKudu stanno volando con proprietari privati dimostrando molto bene le proprie caratteristiche di volo. Oggi l'aereo viene utilizzato soprattutto per il paracadutismo. Nel 1968 Macchi ha venduto i diritti per il velivolo alla Northwest Industries Canadese che ha sviluppato il Northwest Ranger, prodotto fino al 1972.[5]
Modello di produzione messicana (44 prodotti con motore Continental IO-470 da 250 CV) a San Luis Potosi, in Messico, gestita dalla controllata Lockheed, Lockheed-Azcarate SA, una società creata appositamente per lo scopo, diventando LASA-60, derivato dalle iniziali della controllata e l'anno in cui il design è stato completamente certificato.[6]
AL-60B-1 Santa Maria
Versione originale dell'azienda Aeronautica Macchi, il cui primo volo avvenne il 19 aprile 1961.[7] Furono prodotti 4 prototipi con motore Continental IO-470 da 250 CV e venne così chiamato in onore della città di Santa Maria in California, sede di Lockheed Martin. 25 Santa Maria sono stati venduti da Aermacchi, per Alaska Airlines.[4] Ma il destino finale del progetto, anche se parziale, era in Sudafrica quando nel 1974, anno in cui i diritti di produzione furono trasferiti alla Atlas - azienda conosciuta per il Cheetah, un'evoluzione del Dassault Mirage III, e l'Impala, costruzione locale su licenza dell'Aermacchi MB-326 - l'aeromobile venne conosciuto come C4M Kudu e fu l'ultima versione uscita dalle linee di montaggio, in quanto la produzione italiana si fermò nel 1972.[6]
AL-60B-2 Santa Maria
Versione Aermacchi (81 prodotti con motore TSIO-470 da 260 CV).[4]
«Albert W. "Al" Mooney (12 aprile 1906 – 7 maggio 1986) è stato un progettista aeronautico autodidatta. Insieme a suo fratello Arthur, sono stati i fondatori dell'azienda Aircraft Company Mooney, con il progetto M-18 Mite. Dopo aver abbandonato per motivi finanziari, la Mooney Aircraft Company, si trasferisce in Lockheed, con i progetti come il Lockheed Jetstar ed a lui accreditato l' AL-60 ed un altro anonimo Lockheed business jet»