Tra il 1970 e il 1985, nessuna impresa portava il nome unico "Alcatel", che era all'epoca associato a CIT. CIT-Alcatel diventa Alcatel-CIT e poi nel 1985 "Alcatel". Nel 1991, per delle ragioni di immagine, la CGE prende il nome "Alcatel-Alsthom" (1991-1998). Nel 1998, "Alcatel-Alsthom" (ex CGE) e "Alcatel" (ex Alcatel-CIT) si fondono in "Alcatel".
Alcatel forniva quindi dei servizi a tutti i suoi clienti dalla progettazione delle reti fino allo sfruttamento di queste, passando per la fabbricazione dei dispositivi, l'integrazione e l'installazione.
In Italia erano dislocati i principali punti di ricerca Alcatel per quanto riguarda la trasmissione ottica e radio, per un totale di circa 3.000 addetti nel settore. Inoltre la maggior parte delle DSLAM nelle centrali telefoniche italiane è tuttora Alcatel.
1986 – Costituzione di Alcatel NV a seguito dell'accordo concluso con ITT Corporation che cede le sue attività europee di telecomunicazioni alla CGE. Pierre Suard accede alla presidenza del gruppo. La CGE entra nel capitale di Framatome (40%). L'azienda Câbles de Lyon diventa una filiale di "Alcatel NV".
1987 – Privatizzazione della CGE. Alsthom partecipa all'equipaggiamento della rete TGV Atlantique ed è a capo di un consorzio di aziende francesi, belghe e inglesi incaricate della rete nord del TGV.
1988 – Alleanza tra Alsthom e General Electric Company (GEC). Raggruppamento delle attività di Alsthom e della divisione "Power Systems" di GEC all'interno di una società comune.
1990 – Accordo CGE-FIAT, Alcatel prende il controllo di Telettra, specializzata nei sistemi di trasmissione, e FIAT diventa maggioritaria nella CEAC (Compagnie Européenne d'Accumulateurs). La Câbles de Lyon acquisisce le Câbleries de Dour (Belgio) e le attività cavi di Ericsson negli Stati Uniti. Accordo sulla composizione del capitale di Framatome, di cui la CGE detiente il 44,12%.
1995 – Serge Tchuruk diventa il Presidente-Direttore Generale di "Alcatel Alsthom". Egli comincia a riorganizzare la società per ricentrarla sulle telecomunicazioni.
1998 – "Alcatel Alsthom" prende la denominazione di Alcatel. Acquisizione della società statunitense DSC Communications Corp., fortemente impiantata presso gli operatori statunitensi. Quotazione in borsa di GEC ALSTHOM che diventa Alstom. Alcatel conserva il 24% della nuova società. Alcatel vende la Cegelec ad Alstom.[8]
2000 – Acquisizione della società canadese Newbridge Networks, leader mondiale delle reti a tecnologia ATM. Acquisizione della società statunitense Genesys, leader mondiale nei call centers. Acquisizione della società Innovative Fibers, leader mondiale dei filtri ottici in DWDM. Le attività cavi e componenti diventano una filiale denominata Nexans.
2001 – Cessione della partecipazione in Alstom (24%). Quotazione in borsa di Nexans, che comprendeva le attività cavi e componenti di Alcatel, della quale Alcatel conserva il 20% del capitale. Acquisizione del 48,83% di Alcatel Space che era detenuto da Thales, portando quindi la partecipazione di Alcatel al 100% e riduzione della sua partecipazione in Thales al 20%. Cessione del 4,2% della partecipazione in Thales e cessione della partecipazione (2,2%) in Areva. Vendita delle attività di modemDSL a Thomson Multimedia.
2002 – Finalizzazione dell'acquisizione di Astral Point Communications Inc., società statunitense specializzata nei sistemi metropolitani ottici SONET di nuova generazione. Alcatel cede le sue attività microelettroniche a STMicroelectronics. Uscita dal capitale di Thomson SA (ex TMM). Presa di controllo di "Alcatel Shanghai Bell" da parte di Alcatel. Finalizzazione dell'acquisizione di Telera. Riduzione della partecipazione di Alcatel in Thales dal 15,83% al 9,7% e in Nexans dal 20% al 15%.
2004 – Vendita di SAFT, una divisione del Gruppo specializzata nelle batterie a Doughty Hanson. Alcatel e TCL Communication Technology Holdings Limited formano una joint venture di telefonia mobile, questa nuova società è detenuta al 45% da Alcatel e al 55% da TCL. Alcatel e Draka Holding N.V. ("Draka", Hollandsche Draad- en Kabelfabriek) hanno unito le loro attività di fibre ottiche e cavi di comunicazione in una nuova società: Draka Comteq B.V., della quale Draka detiene il 50,1% e Alcatel il 49,9%. Alcatel acquisisce la società statunitense eDial Inc., un leader nella fornitura di servizi di videoconferenza. Alcatel diminuisce la sua partecipazione in Avanex a meno del 20%. Finalizzazione dell'acquisizione della società statunitense Spatial Communications (conosciuta sotto il nome di Spatial Wireless), un leader mondiale nei programmi e nelle soluzioni di switchs mobili multi-standard.
2005 – Anno record per Alcatel in termini di risultati economici, contratti ed accordi.[9]
2006 – Alcatel annuncia il piano di fusione con Lucent Technologies. Nello stesso tempo, Alcatel annuncia un accordo con Thales, col quale essa aumenta la sua partecipazione nel capitale di Thales al 21,6% e ne cede le filiali satellite (Alcatel Alenia Space che diventa Thales Alenia Space), le attività relative alla segnaletica ferroviaria e i sistemi critici di sicurezza. Alcatel annuncia l'intenzione di acquisire l'attività di accesso radio UMTS di Nortel al fine di aumentare la sua leadership in questa tecnologia.[10]
Alcatel-Lucent riunisce due entità che condividono una discendenza comune, che può essere rintracciata nel 1986, quando la casa madre di Alcatel – la CGE – acquistò le attività europee di telecomunicazioni di ITT Corporation. Quasi 60 anni prima, ITT Corporation aveva acquistato molte delle attività di AT&T al di fuori degli Stati Uniti. AT&T era la precedente società madre di Lucent Technologies. Con la creazione di Alcatel-Lucent le origini comuni sono riunite insieme.[11]
(FR) Jacques Marseille, Alcatel Alsthom : histoire de la Compagnie générale d'électricité, Parigi, Larousse, 1992, ISBN2-03-523230-9, bnf:35558550 .
(FR) René Luu-Kim, Analyse comparative des stratégies de trois géants européens : ABB, Alcatel-Alsthom et Siemens, Parigi, CFCE, 1996, ISBN2-279-47011-X, bnf:36689777 .