Dopo le giovanili nel Pescara, la squadra della sua città, milita per ben nove stagioni nella formazione abruzzese, di cui due in Serie A per un totale di 52 presenze nella massima serie. Disputa coi biancazzurri, fra l'altro da titolare, il campionato di Serie A 1987-1988, l'unico in cui il Pescara è riuscito a mantenere la massima categoria.
Dopo aver contribuito nella stagione 1991-1992 alla promozione degli abruzzesi in Serie A, passa al Perugia, in Serie C1, dove centra due promozioni consecutive in B (la prima delle quali però annullata per illecito), e nella stagione 1995-1996 contribuisce con 32 presenze e una rete al ritorno in A degli umbri dopo quindici anni, centrando la sua terza promozione in massima serie. Passa quindi all'Ancona dove rimane per due stagioni (con una promozione in B nella prima e una retrocessione in C1 nella seconda), per poi chiudere la carriera al Gubbio.
Allenatore
Nella stagione 2002-2003 inizia la carriera da allenatore in Eccellenza, nel Penne. Dopo una parentesi con l'Alba Adriatica, torna a Penne nell'annata 2004-2005, sempre in Eccellenza, vincendo i play-off e ottenendo la promozione in Serie D. Per la stagione 2006-2007 va al Lanciano, in Serie C1. L'annata in Abruzzo è molto turbolenta: Camplone ha il sostegno della tifoseria ma non quello della società, che a febbraio del 2007 lo esonera a seguito di una sconfitta interna con il Ravenna; ad aprile, con il Lanciano in zona play-out, Camplone viene richiamato in panchina, traghettando la squadra alla salvezza. A fine stagione, non viene riconfermato dal club abruzzese.
Nel 2007-2008 inizia la stagione con il Pescara, ma lascia l'incarico prima dell'inizio del campionato per via di una situazione societaria poco chiara nonché delle pressioni di parte della tifoseria. A ottobre viene chiamato alla guida del Martina, sempre in C1, dimettendosi il 18 febbraio 2008 con la compagine pugliese all'ultimo posto in classifica. Nella stagione 2008-2009 è quindi il tecnico della Cavese. Il 9 dicembre 2009 viene ingaggiato dal Benevento, sostituendo l'esonerato Leonardo Acori. L'11 aprile 2010, dopo il pareggio esterno contro il Figline e a seguito dei risultati negativi ottenuti, viene sollevato dall'incarico.[1] Nel 2010-2011 viene richiamato ad allenare il Lanciano,[2] che guida fino al termine della stagione.
Il 12 novembre 2012 viene ingaggiato dal Perugia, in sostituzione di Pierfrancesco Battistini;[3] partendo da una posizione di metà classifica, porta il club umbro alla qualificazione ai play-off[4] dove viene sconfitto in semifinale dal Pisa.[5] Dopo la mancata promozione, l'11 giugno 2013 viene sollevato dalla guida dei grifoni,[6] salvo poi essere richiamato sulla panchina biancorossa due mesi più tardi, prima dell'inizio del nuovo torneo.[7] Stavolta Camplone guida la squadra alla vittoria del campionato,[8] bissando quel successo già ottenuto a Perugia da giocatore vent'anni prima,[9] e riportando gli umbri in Serie B dopo nove anni; a fine stagione, arriva anche la vittoria nella Supercoppa di Prima Divisione sull'Entella.[10] Al termine del successivo torneo cadetto, dopo aver centrato i play-off ma non la promozione, la società umbra decide di esonerarlo.[11]
Il 31 dicembre 2015 viene ingaggiato dal Bari, in Serie B,[12] in sostituzione di Davide Nicola; sotto la sua guida la squadra raggiunge il quinto posto in campionato, conquistando i play-off poi persi per 3-4 al turno preliminare, dopo i supplementari, contro il Novara. Lascia la società pugliese al termine della stagione. Il 31 ottobre 2016 subentra a Massimo Drago alla guida del Cesena, sempre tra i cadetti.[13] Il 18 gennaio 2017, espugnando 2-1 il campo del Sassuolo, riesce a portare i romagnoli ai quarti di finale di Coppa Italia; in campionato chiude al tredicesimo posto. All'inizio dell'annata seguente, il 30 settembre 2017 viene esonerato dopo la sconfitta per 5-2 contro la Pro Vercelli.
Inizia la stagione 2019-2020 al Catania, in Serie C;[14] la permanenza con gli etnei dura tuttavia lo spazio di pochi mesi, in quanto il 21 ottobre 2019, dopo aver perso per 5-0 con la Vibonese, e con la squadra rossazzurra relegata a centro classifica, viene esonerato.[15]
Il 19 ottobre 2020 subentra ad Alessandro Potenza sulla panchina dell'Arezzo, in Serie C.[16] L'avventura sulla panchina toscana è tuttavia di breve durata, venendo esonerato il 17 gennaio 2021[17] per via degli scarsi risultati.