Già durante l'attività pallavolistica inizia a nutrire interessi al di fuori della disciplina.
Nel 1992 pubblica con la RTI Music il singolo Go Lucky Go[2] spinto da Edoardo Hazan, all'epoca direttore di Radio 105[3]; con il brano parteciperà anche a una tappa del Festivalbar 1992[3]. Nello stesso anno conduce la trasmissione Go Lucky Go dedicata alla pallavolo italiana, sempre su Radio 105. L'anno seguente pubblica il disco Schiacciamo l'Aids per sensibilizzare i giovani sul tema dell'AIDS[4][5].
Inizia la carriera da pallavolista nelle file della seconda divisione dell'Astori Mogliano Veneto, nella stagione 1979-80, per poi passare alla Pallavolo Treviso nel campionato 1980-81 di Serie A2[6].
Nel 1994, stante la dismissione della polisportiva milanese, vari elementi ex Gonzaga, Lucchetta compreso, si trasferiscono in blocco al Cuneo[7]. Con l'allenatore Silvano Prandi, nel 1996 il pallavolista fa il poker vincendo Coppa CEV, Supercoppa italiana, Supercoppa europea e Coppa Italia di Serie A1.
Dopo la stagione 1997-98 trascorsa alla Roma, torna a Modena dove chiude la sua carriera nel 2000.
Nazionale
Durante la sua militanza a Modena ottiene la prima convocazione in nazionale, avvenuta nel 1982, così come il suo esordio a Chieti, il 15 luglio dello stesso anno nella sconfitta 2-3 in amichevole contro l'Unione Sovietica[8].
La sua esperienza con la nazionale italiana conta 292 presenze, facendone uno degli elementi di spicco nonché primo capitano della cosiddetta generazione di fenomeni[1]. Nel suo palmarès vi sono, tra gli altri, un bronzo olimpico a Los Angeles 1984, un campionato europeo nel 1989, un campionato mondiale nel 1990 e 3 World League consecutive tra il 1990 e il 1992.
Nel 1993 Velasco, già suo allenatore a Modena e nel frattempo divenuto commissario tecnico della nazionale, lo esclude dalla maglia azzurra per aprire un nuovo ciclo dopo la deludente spedizione olimpica di Barcellona 1992[1][9][10][11].
Dopo il ritiro
Nel 2007 aderisce al progetto della CEV di creare un campionato sperimentale Master, contribuendo a creare una nazionale Veterans, che riunisca i grandi volti della pallavolo degli anni 90. La nazionale Veterans ha esordito a Modena nell'aprile 2007. Il successivo 13 ottobre ha vinto con l'Italia il campionato europeo Veterans, battendo la Russia in finale per 2-1.
Dalla stagione 2009-2010, affiancando in telecronaca dapprima Francesco Pancani e poi Maurizio Colantoni, commenta come seconda voce per Rai Sport le gare del campionato italiano maschile oltreché i maggiori eventi internazionali come mondiali, europei e giochi olimpici; in quest'ultimo caso seguendo anche beach volley e, a livello paralimpico, sitting volley.
^abc Valentina Desalvo, Bocciato Lucchetta, in la Repubblica, 20 febbraio 1993. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2022).
^ Lorenzo Briani, «Caro Julio, così non si fa» (PDF), in l'Unità, 21 febbraio 1993, p. 30. URL consultato il 27 febbraio 2024 (archiviato il 27 febbraio 2024).