Fu uno dei più esperti pittori attivi nell'ambito dell'Accademia di Firenze nel XVII e XVIII secolo, e la sua opera fu molto apprezzata anche dai Medici.
Tra i suoi allievi può essere ricordato il pittore fiorentino Benedetto Luti.
Nel 1680 tornò a Firenze e si dedicò alla realizzazione dei ritratti della corte medicea e a vari affreschi di case e palazzi toscani.
Dopo un breve soggiorno a Venezia, dai primi anni del Settecento intensificò la propria attività dedicandosi prevalentemente a soggetti religiosi.
L'ultima opera è il Banchetto degli Dei dipinto nel soffitto del salone del palazzo Incontri a Firenze, in via dei Pucci. Durante l'esecuzione di quest'ultima opera trovò la morte cadendo da una impalcatura.
La sua tomba ed epitaffio si trovano nella chiesa di San Felice in Piazza, sulla controfacciata a destra, a due passi da Palazzo Pitti.
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNIT\ICCU\CFI\0114992.
Ignazio Enrico Hugford, Notizie Della Vita di Anton Domenico Gabbani, Pittore Eccellentissimo, Firenze, 1772