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Ariodante (Orlando furioso)

Ariodante è un personaggio dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Le sue vicende sono narrate nei canti V, VI e XVIII.

Ariodante
William Hatherell, Il salvataggio di Ginevra ad opera di Ariodante
Sagaciclo carolingio
Lingua orig.Italiano
AutoreLudovico Ariosto (Orlando furioso)
Caratteristiche immaginarie
Specieumana
Sessomaschio
Professioneguerriero

Il personaggio nel Furioso

L'amore per Ginevra

Ginevra, figlia del re di Scozia, è amata da Ariodante, giovane e nobile eroe. Polinesso, duca d'Albania (Albany), vorrebbe anch'egli giungere al suo cuore ma Ginevra, innamorata di Ariodante, lo rifiuta. Il duca, dopo aver corrotto Dalinda, una damigella della principessa, mette allora in atto un piano, facendo credere ad Ariodante e a suo fratello Lurcanio di avere una relazione con Ginevra; Ariodante, sconfortato, fugge. Polinesso decide poi di sbarazzarsi di Dalinda, ma il paladino Rinaldo, approdato sulle coste di Scozia a causa di una tempesta, salva la vita alla damigella prima che essa possa venire uccisa dai due sicari del duca. Dalinda racconta le sue disavventure a Rinaldo. Ariodante, dopo essere sopravvissuto a un tentato suicidio, perde di vista Lurcanio. Più avanti, a causa di altre macchinazioni di Polinesso, i due fratelli si sfideranno a duello senza essersi riconosciuti e Ginevra rischierà di essere bruciata sul rogo ma grazie all'intervento decisivo di Rinaldo il diabolico disegno viene sventato. Il duca muore quindi per mano del paladino franco; Lurcanio, Ariodante e Ginevra si riconciliano.[1] In più Ariodante diventa il nuovo duca d'Albania.

Difesa di Parigi e morte di Lurcanio

Ariodante e Lurcanio accorrono poi insieme a Zerbino (il principe di Scozia fratello di Ginevra) in difesa di Parigi assediata dai Mori, al fianco dei paladini di Carlo Magno. I due fratelli combattono valorosamente, ma durante una ritirata dei nemici Lurcanio è ucciso da Dardinello, il più giovane dei sovrani saraceni. Ariodante sopravvive, ma ostacolato dalle schiere dei due eserciti non riesce a vendicare il fratello; prima di lui arriva sul posto Rinaldo, che uccide il re pagano.[2]

«Non è da domandarmi, se dolere
se ne dovesse Arïodante il frate;
se desïasse di sua man potere
por Dardinel fra l’anime dannate:
ma nol lascian le genti adito avere,
non men de le ’nfedel le battezzate.
Vorria pur vendicarsi, e con la spada
di qua di lá spianando va la strada.»

(Orlando furioso, canto XVIII, ottava 56)

Opere liriche basate sulla figura dell'eroe

Note

  1. ^ Canto V dell'Orlando furioso.
  2. ^ Canto XVIII dell'Orlando furioso.

Bibliografia

  • Roger Baillet, Le Monde poétique de l'Arioste. Essai d'interprétation du Roland furieux, L'Hermès, Parigi, 1977.
  • Maria Cristina Cabani, Costanti ariostesche. Tecniche di ripresa e memoria interna nell'Orlando furioso, Scuola Normale Superiore, Pisa, 1990.
  • Jo Ann Cavallo, The World Beyond Europe in the Romance Epics of Boiardo and Ariosto, University of Toronto Press, 2013.
  • Sergio Zatti, Il Furioso fra epos e romanzo, Pacini Fazzi, Lucca, 1990.

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