Nel 50 a.C., dopo la sconfitta di Vercingetorige, la Gallia è occupata dall'esercito romano. Ma non tutta: un piccolo villaggio dell’Armorica resiste ancora agli assalti delle centurie dei quattro accampamenti fortificati che lo circondano: Petibonum, Laudanum, Babaorum e Aquarium. Asterix, un guerriero del villaggio degli irriducibili Galli, si trova a caccia di cinghiali, quando incrocia sul suo cammino quattro legionari armati di Petibonum che riempie di botte da solo. Questo è stato possibile grazie a una pozione magica preparata da Panoramix, il druido del villaggio, ovvero un filtro che moltiplica la forza per un certo tempo. La pozione viene distribuita periodicamente a tutti gli uomini del villaggio, tranne Obelix, il portatore di menhir, sul quale gli effetti del filtro sono permanenti poiché da piccolo cadde nel paiolo del druido.
A Petibonum, il centurione romano Caius Bonus e il suo secondo Marcus Sacapus, per scoprire il segreto della forza sovrumana dei loro avversari, decidono di inviare una spia nel villaggio: il legionario Caligula Minus viene prima truccato con parrucca e baffi finti e vestito da gallo, e poi incatenato e affidato a una pattuglia, che si inoltra nella foresta con la speranza di venire attaccata dai galli. La speranza si concretizza in Asterix e Obelix, che sconfiggono la pattuglia e conducono Caligula Minus, alias Caliguliminix, al loro villaggio, dove la spia vede il fabbro forgiare i metalli a mani nude, Obelix sollevare menhir senza fatica e Asterix tirare un carro pieno di tronchi senza sforzo. E quando chiede di conoscere il segreto della loro forza per poter ritornare sano e salvo dalla sua famiglia, gli viene data da bere la pozione magica. Poco dopo, però, Caligula Minus viene smascherato durante un ballo gallico che prevede che ci si tirino i baffi a vicenda, ma riesce comunque a fuggire e a far ritorno a Petibonum. Informato in tal modo dell'esistenza della pozione, Caius Bonus ordina così un'imboscata nella quale i legionari catturano Panoramix, lo portano nell’accampamento e tentano di torturarlo con l'intento di scoprire il segreto, ma inutilmente.
Nel frattempo al villaggio, Asterix è preoccupato della prolungata assenza di Panoramix e, benché Obelix gli ricordi che l’effetto della pozione magica sia svanito, parte alla sua ricerca. Usando la sua astuzia, egli penetra a Petibonum e, nottetempo, prima scopre che Caius Bonus e Marcus Sacapus vogliono la pozione magica per spodestare Cesare, e poi individua la tenda dove è rinchiuso il druido. Quando Asterix incontra Panoramix, inaspettatamente i due, invece di fuggire, decidono piuttosto di farsi beffe dei Romani e delle smisurate ambizioni dei loro comandanti. L'indomani il druido dichiara al centurione la disponibilità a preparare la pozione, ma prima gli farà perdere tempo obbligando l'intera guarnigione a cercare improbabili ingredienti e poi lo ingannerà facendo bere ai legionari una pozione che, anziché accrescere la forza, fa soltanto crescere barba e capelli a gran velocità.
L’intero accampamento cade ben presto in preda al caos, e il disperato Caius Bonus promette ad Asterix e Panoramix la libertà in cambio dell’antidoto, così Panoramix gli chiede di procurare gli ingredienti necessari, non per l'antidoto (inutile in quanto la pozione tricologica ha breve durata), ma per la vera pozione magica, che verrà preparata di nascosto dal druido per il solo Asterix, mentre invece ai legionari viene fatto bere un buon minestrone. Convinto di essere ormai libero dal maleficio, Caius Bonus rinnega la promessa di liberare i Galli, ma naturalmente Asterix mette fuori gioco senza difficoltà la guarnigione e i due escono dall'accampamento; ma appena fuori, vedono sorpresi che Petibonum è stata accerchiata dalle legioni guidate da Giulio Cesare in persona, che ha avuto notizia di una congiura ai suoi danni. Asterix e Panoramix sono ricondotti dai Romani a Petibonum, ma Cesare viene da loro aiutato a smascherare il cospiratore Caius Bonus e li libera, non prima però di promettere minacciosamente ad Asterix che fra loro la partita non è affatto chiusa, sfida che Asterix accetta spavaldamente. I nostri eroi fanno ritorno incolumi al villaggio, che per festeggiarli prepara un ricco banchetto sotto le stelle.
L'albo
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Commento: Al limite della ricerca originale: per quanto siano cose "sentite", vanno riportate puntualmente molte e più autorevoli fonti a sostegno delle affermazioni fatte. Inoltre, il titolo del paragrafo è da modificare in qualcosa di meno generico. Forma corretta ma non proprio enciclopedica ("i nostri eroi").
La prima avventura di Asterix è un semplice e ironico scontro tra i nostri eroi e i loro nemici. Il contesto in cui si sviluppa la storia è l’occupazione della Gallia da parte dei Romani, che può ricordare quella tedesca dalla quale i francesi si erano liberati quindici anni prima; non a caso, nella prima tavola vediamo dei barbari germanici che se ne vanno lasciando la profetica minaccia: “Ma in guardia! Ci rifedrete!”. Per il resto la connotazione storica è unicamente uno stratagemma per mettere in scena una vicenda in cui il piccolo riesce a resistere al potente, come Davide e Golia; allo stesso modo i Galli ridicolizzano i Romani facendosi beffe della loro sete di potere utilizzando l’astuzia[2].
I modelli grafici dei personaggi non sono ancora quelli definitivi: basti dire che persino Giulio Cesare è rappresentato in due versioni molto diverse, una all’inizio e una alla fine dell’avventura[senza fonte].
Si tratta dell'unica storia della serie in cui il personaggio principale, Asterix, agisce senza l'aiuto del suo fido amico Obelix, essendo soprattutto Panoramix il secondo protagonista al fianco di Asterix. Obelix vi appare infatti solo come personaggio secondario e assumerà il suo ruolo di coprotagonista fisso solo a partire dalla storia successiva, Asterix e il falcetto d'oro.
Storia editoriale
In Francia
In Francia la storia fu serializzata inizialmente all'interno della rivista Pilote, in cui apparve a puntate dal numero 1 (29 ottobre 1959) al 38 (14 luglio 1960)[3]; in seguito è stata pubblicata in albo cartonato nel 1961 dall'editore Dargaud.
Attualmente l'albo viene ristampato dalla casa editrice Hachette Livre, che nel dicembre 2008 acquisì da Uderzo e da Anna Goscinny (figlia dello scomparso René) tutti i diritti sulle pubblicazioni di Asterix[4][5].
In Italia
Edizioni Mondadori
In Italia l'albo è edito, come gli altri della serie, da Mondadori; la prima edizione italiana risale al febbraio 1968[6][7] per la traduzione di Marcello Marchesi[8]. La Mondadori ha ristampato l'albo più volte nel corso degli anni; l'ultima edizione, condotta su quella francese di Hachette Livre, è della fine del 2011 e rispetto alle precedenti presenta, pur mantenendo invariata la traduzione, una copertina diversa, un nuovo lettering e una colorazione rinnovata[6]; è inoltre caratterizzata dall'avere la sagoma di Asterix stampata in rosso sulla costa.
Nel 1975 è stata pubblicata dalla Mondadori una versione tascabile in bianco e nero dell'albo, nella collana Oscar Mondadori[6], e nel giugno 2010 la storia è apparsa all'interno di Asterix: le origini, volume a colori in formato tascabile della collana Mondadori "Oscar Best Seller" comprendente anche le storie Asterix e il falcetto d'oro e Asterix e il duello dei capi[9].
Altre edizioni
La storia è stata inoltre pubblicata a puntate anche all'interno della rivista Il Giornalino (Edizioni San Paolo), nella quale fece la sua prima apparizione nel 1975[7] venendovi poi ristampata periodicamente; alla fine degli anni novanta è stata anche pubblicata in albo come supplemento speciale della rivista[6]. Tali edizioni sono basate su quella Mondadori e presentano la stessa traduzione di Marcello Marchesi.
Un'ulteriore edizione italiana dell'albo è stata quella pubblicata da Fabbri/Dargaud, datata febbraio 1982[6][7]. Anche questa era basata sull'edizione Mondadori, e presenta il medesimo titolo e la medesima traduzione[6].
In altre lingue
Il titolo originale dell'albo, Astérix le Gaulois, è stato tradotto come segue in alcune delle principali lingue in cui il fumetto è edito[10]; vengono inoltre indicate la casa editrice e l'anno di prima pubblicazione[11]:
^Per questioni di leggibilità, ci si è limitati ad elencare le traduzioni mostrate nella Scheda dell'albo (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014). in Asterix.com; per una lista esaustiva si rimanda al sito Asterix around the world. e alla pagina Bourse aux traductions (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2013). sul sito ufficiale
(FR, EN, ES, DE, NL, PT) Scheda dell'albo, in Asterix.com (sito ufficiale). URL consultato il 3 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).
Scheda dell'albo, in Asterixweb.it. URL consultato il 13 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2012).
Scheda dell'albo, in iafol.org. URL consultato il 13 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2011).