Durante la stagione quattro atlete hanno corso la distanza in meno di 9'10”: Milcah Chemos, che ha vinto il meeting di Oslo in 9'07”14, Sofia Assefa e Hiwot Ayalew, rispettivamente seconda e terza ad Oslo, e la russa Julija Zaripova, che ai campionati nazionali ha vinto in 9'09”99. Tutte si ritrovano ai Giochi. C'è anche la primatista mondiale Gulnara Samitova.
Le batterie non riservano sorprese. In finale la Zaripova adotta la stessa tattica che si è rivelata vincente ai Mondiali dell'anno prima: mettersi davanti e condurre la gara fin dal primo metro. Corre il primo km in 3'06”24 e il secondo in 3'05”36. Poi attacca: percorre gli ultimi mille metri in 2'55”12 e vince per distacco. Il suo tempo finale, 9'07”72, è il migliore degli ultimi quattro anni.
Milcah Chemos cerca di replicare all'andatura sostenuta della russa, ma spreca le energie. Nella volata finale si fa superare da due concorrenti ed arriva quarta.
La seconda classificata, Habiba Ghribi (record nazionale tunisino), è la prima donna tunisina a vincere una medaglia ai Giochi olimpici. Nella volata per il terzo posto Sofia Assefa prevale sulla Chemos per soli 4 centesimi.