Un bastone da conteggio o taglia (tally[1] in lingua inglese) era un antico dispositivo di supporto della memoria utilizzato per registrare e documentare numeri, quantità o persino messaggi. Bastoni da conteggio compaiono inizialmente come ossa di animali scolpite con intagli durante il Paleolitico superiore: es. notevole è il c.d. "osso di Ishango" . Riferimenti storici sono forniti da Plinio il Vecchio (23–79 d.C.) che consiglia sulla migliore tipologia di legno da utilizzare per realizzare i bastoni da conteggio e da Marco Polo (1254-1324) che ne menziona l'uso del conteggio in Cina. I bastoni da conteggio sono stati usati per numerosi scopi come la messaggistica e la programmazione, e specialmente nelle transazioni finanziarie e legali, fino al punto di divenire un tipo di valuta.
Descrizione
Questo rudimentale strumento atto a regolare la contabilità e le obbligazioni fra due persone, rimasto in uso tra le popolazioni del Sud Italia ancora fino agli anni '70,[2] era spesso costituito da un bastone di legno cilindrico, di pochi centimetri di diametro e di circa 25 centimetri di lunghezza, diviso in due metà lungo l'asse più lungo. Sul bastone temporaneamente ricostituito tenendo unite le due metà, le parti coinvolte - ad es. padrone/salariato o negoziante/cliente - incidevano segni convenzionali come croci, linee, o secondo alcuni numeri romani, per tener di conto di animali o derrate alimentari. Ad ognuno rimaneva poi una sola parte del bastone sul quale, di volta in volta, riunendo le due metà e facendole combaciare, venivano apportate le modifiche del caso. Se necessario, i segni precedenti potevano essere cancellati, anche solo da un tratto di coltello, per ricominciare con altre incisioni e nuovi conteggi.
^"Tàgghia" in G. Molfese, Espressioni Dialettali Modi di Dire Detti Santarcangiolesi, pp. 510-511.
Bibliografia
Maddox, Thomas (a cura di), The History and Antiquities of the Exchequer of the Kings of England, in two periods: To wit, from the Norman Conquest, to the End of the Reign of K. John; and from the End of the Reign of K. John, to the End of the Reign of K. Edward II: Taken from Records, London, 1711.
T. W. Baxter, Early Accounting, The Tally and the Checkerboard, in The Accounting Historians Journal, vol. 16, 1989, pp. 43–83.
(Sir) Hilary Jenkinson, Medieval Tallies, Public and Private, in Archaeologia, vol. 74, 1924, pp. 280–351, 8 Plates.
Giuseppe Nicola Molfese, Espressioni Dialettali Modi di Dire Detti Santarcangiolesi, Lagonegro, Zaccara Editore, 2017, pp. 334; 510-511, ISBN88-99520-34-8.