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Benedetto Piossasco di None

Giuseppe Maria Benedetto Piossasco de Rossi di None
NascitaTorino, 21 maggio 1741
MorteTorino, 3 febbraio 1822
Luogo di sepolturaCertosa reale di Collegno
Dati militari
Paese servitoRegno di Sardegna (bandiera) Regno di Sardegna
Forza armataRegia Armata Sarda
ArmaCavalleria
GradoTenente generale
GuerreGuerre napoleoniche
CampagneCampagna d'Italia (1796-1797)
Decorazionivedi qui
dati tratti da Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821)[1]
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Giuseppe Maria Benedetto Piossasco de Rossi di None (Torino, 21 maggio 1741Torino, 3 febbraio 1822) è stato un generale italiano, insignito da re Vittorio Emanuele I del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata e del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, venne poi nominato Gran Ciambellano del Re di Sardegna il 10 gennaio 1815.

Biografia

Nacque a Torino il 21 maggio 1741, settimo di otto figli di Vittorio Amedeo Conte di Piossasco[N 1] e di Marianna Ludovica Cacherano.[2] Arruolatosi nell'Armata Sarda iniziò la sua carriera militare.[2] Fu nominato Secondo scudiero e Gentiluomo di Bocca del Duca di Savoia con Lettere Patenti del 1 agosto 1768.[2] Promosso maggiore del Reggimento di Cavalleria "Guardie del Corpo del Re" il 28 aprile 1781.[2] Il 25 marzo 1793 fu nominato brigadiere di cavalleria, primo scudiere, Gentiluomo di camera e maggiore delle Guardie del corpo promosso maggior generale.[2] Il 7 agosto 1793 divenne capitano in seconda della 2ª Compagnia delle Guardie del Corpo del Re, e il 14 dicembre 1796 è nominato capitano effettivo della 2ª Compagnia delle Guardie del Corpo del Re.[1] Fu inviato straordinario del Regno di Sardegna presso la corte del Regno delle Due Sicilie a Napoli.[3] Dopo la restaurazione, il 24 luglio 1814 fu insignito da re Vittorio Emanuele I del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata.[3] Il 1 gennaio 1815 è promosso tenente generale di cavalleria, e il 10 dello stesso mese fu nominato Gran Ciambellano del Re di Sardegna.[1] Morto a Torino il 3 febbraio 1822, la salma fu sepolta nella Certosa reale di Collegno.

Onorificenze

Note

Annotazioni

  1. ^ Colonnello del Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria", promosso poi a generale di battaglia, e governatore di Alba.

Fonti

  1. ^ a b c Ilari, Shama 2008, p. 395.
  2. ^ a b c d e Lo Faso di Serradifalco 2016, p. 345.
  3. ^ a b Adriani 1858, p. 526.
  4. ^ Raccolta per ordine di materie delle leggi, provvidenze, editti ..., Volume 1, 1818, p. 153. URL consultato il 12 marzo 2021.

Bibliografia

  • Giovambatista Adriani, Monumenti storico-diplomatici degli archivi Ferrero-Ponziglione e di altre nobili case subalpine, Torino, Officina Tipografica Ignazio Ribotta, 1858.
  • Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
  • Alberico Lo Faso di Serradifalco, Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821. Vol.2 (PDF), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2016.

Collegamenti esterni

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