Bohuslav TablicBohuslav Tablic (České Brezovo, 6 settembre 1769 – Kostolné Moravce, 21 gennaio 1832) è stato un poeta, traduttore e pastore protestante slovacco. Fu uno dei più prolifici poeti idillici del classicismo illuministico slovacco. BiografiaEra figlio di un maestro e ricevette la sua istruzione a Dobšiná dal 1781 al 1783, quindi dal 1783 al 1789 a Presburgo, l'odierna Bratislava, e dal 1790 a 1792 all'Università di Jena, in Germania, dove studiò filosofia, teologia, medicina, inglese e francese. Durante gli studi a Jena fondò insieme a Juraj Palkovič la Societas slavica e nel 1810, quando viveva a Kostolné Moravce (oggi Hontianske Moravce) fondò la "Società di istruzione del circondario di Banská Štiavnica" (Učená spoločnosť banského okolia), che si caratterizzava come un'accademia letteraria slovacca e una società scientifica. Fu anche predicatore evangelico, nel 1827 divenne conseniore e nel 1829 seniore.[1] Attività letterariaSi dedicò alle lettere fin dal periodo degli studi a Jena. Scrisse versi e poesie d'occasione e libri di teologia, storia, economia e diritto con intenti divulgativi; tradusse inoltre dal tedesco, dall'inglese e dall'ungherese. La sua opera più nota è Poezye. Paměti česko-slovenských básnířův ane veršovců (Poesie. Memorie dei poeti e verseggiatori ceco-slovacchi), che è la prima storia della poesia ceco-slovacca, da cui attinse anche la successiva generazione di storici della letteratura (Jozef Miloslav Hurban e altri). Ognuno dei quattro volumi contiene per metà memorie e per metà poesie. Le Memorie comprendono le note biografiche di 77 autori del Regno d'Ungheria, mentre le Poesie includono tutti i generi: poesie d'occasione, intimistiche, galanti, classicistiche, rococò, anacreontiche e liriche; odi, elegie e idilli, cantate, aneddoti, ballate e burle, scritte in parte dallo stesso autore e per il resto esempi dell'opera di altri poeti. Fra le sue traduzioni notevole è quella de L'art poétique di Nicolas Boileau-Despréaux. Esprime in una poesia il suo ideale di vita: «Avere una casuccia con un giardino non lontano dalla città, gioire della natura e delle canzoni slovacche, avere una buona biblioteca fornita dei migliori libri dell'Europa intera, dei buoni amici e una moglie dotta; scrivere delle buone opere ed educare il popolo».[2] Opere
NoteBibliografia
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