I principali corsi d'acqua sono il torrente Biois, che scorre lungo l'omonima valle, ed il torrente Liera che ne è suo affluente destro, provenendo dalla Valle di Gares.
Le risorse idriche vengono sfruttate per la produzione di energia idroelettrica: la centrale di Canale d'Agordo (1029 kW Consorzio BIM Piave), sfrutta solo il Liera captandolo in località Campion, mentre quella di Cencenighe (15506 kW ENEL SpA) fa uso dell'acqua di entrambi i torrenti (captando il Liera a valle della mini-centrale di Canale), più il contributo del torrente Cordevole.
Origini del nome
Nella zona delle Alpi Orientali il termine canale indica una valle o un tratto vallivo; questa denominazione è in uso solo dal 1964 in sostituzione dell'originaria Forno di Canale[4].
Storia
Le prime testimonianze dell'esistenza del paese si trovano in un documento (bolla di papa Lucio III) del 1185, dove è citato insieme alla chiesa di San Simon di Vallada, allora detta San Simon di Canale. Verso il XIV secolo iniziò l'attività dell'industria mineraria nelle cave di ferro, piombo e mercurio del Sass Négher e di Sàis, montagne della Val di Garés; nacquero così le fucine per fondere i metalli in località "I Forn" e "Medevàl" e così Canale divenne il secondo importante centro minerario dell'Agordino dopo Agordo. Con il ferro di queste fonderie venivano forgiate ottime spade per la Serenissima. Nel XIX secolo cominciò a fiorire il turismo con la nascita del primo albergo "Al Gallo" della Val del Biois; esso servirà ai primi escursionisti (come Francis Fox Tuckett, John Ball, il geografo Giovanni Marinelli e Alfred Von Radio-Radiis) che scendevano dalle Pale di San Martino attraverso l'Altopiano delle Comèlle.
Il 17 ottobre 1912 nasce nel paese Albino Luciani, destinato nel 1978 ad essere eletto Papa col nome di Giovanni Paolo I.
Simboli
«D'azzurro, alla banda d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
«Nel ricordo delle gesta dei patrioti dei primo Risorgimento, le genti della Valle del Biois insorsero in lotta armata contro il nazismo che, nel settembre 1943, per tradimento fascista, annetteva la loro terra al Terzo Reich. Nelle giornate del 20 e 21 agosto 1944, nell'impari lotta, per inferiorità di uomini e mezzi, si ergeva in aspri combattimenti di fronte al nemico penetrato nella Valle. Sotto il fuoco nemico cadevano da eroi 39 suoi figli, mentre venivano rasi al suolo i paesi di Caviola, Gares, Feder, Fregona, Tegosa e Tabiadon e distrutte 245 abitazioni. Il 27 aprile 1945, nel rinnovato e durissimo scontro con il nemico invasore, la Valle del Biois venne liberata. Valle del Biois, Lotta di Liberazione, 1943-1945» — Roma, 9 maggio 1994
Canale d'Agordo è uno dei pochi paesi dell'Agordino che presenta molte sorgenti d'acqua potabile (convogliate nell'acquedotto cittadino), ciò testimoniano le 19 fontane di acqua che si possono trovare all'interno del paese (escluse località e frazioni).
Gli antichi toponimi ci fanno capire le origini di vari luoghi come il nome antico della piazza era "Col" (chiamato così perché la piazza si trova su un colle di un antico terrazzo alluvionale), in seguito cambiato in "Prà di San Zuanne" (cioè il prato di San Giovanni su cui si regge la secolare chiesa della pieve o arcipretale), successivamente in "Piazza della Pieve" e tuttora piazza Papa Luciani. Se si osserva con cura la piazza cinquecentesca si può notare la somiglianza di alcuni edifici nello stesso stile architettonico.
Architetture civili
L'antico ospizio per viandanti del XV secolo, successivamente sede della confraternita dei Battuti e la prima sede municipale dal 1806 utilizzata fino al 1982; dal 2016 vi è stato trasferito il Museo Albino Luciani.
La fontana in pietra disegnata da Giuseppe Segusini, donata assieme alla facciata della chiesa arcipretale del 1859 circa, dal dott. Giovanni Battista Zannini (manca il basamento originale, trafugato nei lavori di riposizionamento).
La prima Birreria d'Italia (dietro la chiesa) fondata nel 1847 dal dott. Giovanni Battista Zannini durante il dominio asburgico, anni dopo l'acquistarono i fratelli Miana che la gestirono per venti anni e poi venduta nel 1887 ai tre fratelli Luciani, fondatori della Birra Pedavena.
La prima Latteria Socio Cooperativa istituita in Italia nel 1872 dall'arciprete don Antonio Della Lucia, situata in via Roma, usata solo come punto vendita di prodotti lattiero caseari nel periodo estivo.
La "Casa delle Regole" (antica forma di amministrazione locale ora sostituita dai municipi) risalente all'anno 1640 nella borgata di Tancon nell'omonima piazza.
L'antica casa "Vendramin" del XV sec. fu abitazione del direttore delle miniere di Garés in località Val.
La casa natale di Giuseppe Zais (o Xaiz), alla testa dell'omonima via, rinomato pittore paesaggista veneto del Settecento.
La casa natale di papa Albino Luciani in via Rividella 8, visitabile da via XX Agosto con la statua dell'artista Carlo Balliana.
Architetture religiose
La chiesa della Pieve o Arcipretale in Piazza Papa Luciani.
La chiesa della Beata Vergine delle Grazie e di san Gottardo nella frazione di Garés del XIV secolo.
I numerosi capitelli votivi per tutto l'abitato (detti Atriòl), da citare il più antico del 1800 in via Rividella
Edifici storici distrutti
L'antica "Villa Zannini-Donati" (o Casa dei Birer = "Birrai"), ultima delle Ville Venete presenti in Agordino (come Villa Crotta-De Manzoni di Agordo). Si presentava con un grande giardino sul retro con fontane, alberi da frutto e separato vi era un edificio a due piani (più simile a un chiostro chiamato "la passeggiata") con antichi affreschi. L'edificio e le sue pertinenze furono abbattute nel 1979 (per la visita apostolica di Giovanni Paolo II) per costruirvi successivamente la nuova sede municipale con adiacente parcheggio.
L'antica canonica del XVIII secolo, abbattuta per far posto alla nuova viabilità.
L'antica zona artigianale di segherie e mulini di via Soia (tutte alimentate ad acqua)
L'antico villaggio minerario (con i forni fusori delle miniere di Gares) in via Ai Forn
Il comune è radicato nella sua cultura ladina[7] ed è presente l'Union Ladina Val Biois per mantenere queste tradizioni vive. Tuttavia si fa sentire anche l'influsso tirolese, perché la valle ha fatto da frontiera con il vecchio Tirolo.
Istruzione
Nel territorio comunale vi sono tre scuole, una dell'infanzia (di proprietà della parrocchia di san Giovanni Battista), una scuola elementare dedicata a Giuseppe Xaiz e la scuola media (con attigua palestra) dedicata ad Emidio Paolin. La scuola elementare e quella media fanno parte dell'Istituto Comprensivo di Cencenighe Agordino.
Cucina
Il prodotto tipico locale è il "Pastim" (nel territorio della bassa bellunese e nel feltrino viene chiamato "Pastin") è inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Può essere consumato crudo, cotto alla griglia o all'interno di un panino detto panet col Pastim.
Il dolce della tradizione è il Carfogn (piccolo crostolo ripieno di un composto di semi di papavero per uso alimentare) e le "Lasagne da Fornel"[8]. Invece come per le altre zone ladine troviamo le Fortaie (introdotte con le varie migrazioni lavorative nella valli di lingua Tedesca).
Eventi
La Casparetha è una camminata invernale in notturna non competitiva che si svolge ogni primo sabato di febbraio, dislocata sul tracciato della pista ciclabile, con la partenza da Piazza Papa Luciani fino alla località Pian De Sabion, attraverso la suggestiva Valle di Garés.[9].
La Žinghenésta, si festeggia l'ultima domenica di carnevale con un corteo di personaggi particolari con maschere antiche del carnevale ladino che sfilando per la Valle del Bios si riuniscono a Canale per il fulcro della festa, con balli in piazza e per terminare con "il processo al Carnevale".
La Gara de le Ridòle con le vecchie slitte usate un tempo per portare la legna o per altri trasporti; si corre di solito nel periodo invernale.
El Tiro al Vof, tradizione secolare di Canale che si festeggia il giorno di Pasqua ed è dedicata principalmente al divertimento dei più piccoli, ma anche degli adulti. Si tratta di un gioco particolare, si usano come bersagli delle uova sode con il guscio e con una moneta bisogna centrarla a pieno.
La Sagra de San Doane è la più importante e si festeggia il 24 giugno, con la santa messa nella chiesa arcipretale; durante questa festa vengono dislocate le bancarelle del mercato per le vie principali del paese mentre in piazza si trova il tendone dell'enogastronomia locale ed il luna park.
La S.Messa in piazza per l'anniversario dell'elezione di papa Giovanni Paolo I, il 26 agosto.
El dì del trator, raduno di trattori d'epoca e moderni con sfilata per i paesi della valle. Si svolge la prima domenica di ottobre.
Alla testata della valle omonima.
È una frazione del comune di Canale d'Agordo, che il 20 agosto 1944 venne completamente bruciata per rappresaglia dai soldati nazisti.
L'abitato si trova a quota 1157 m. slm ed offre ampi scorci sulla Valle del Biois.
Tra i personaggi legati a questo borgo si ricorda il poeta Valerio Da Pos.
Feder
Abitato posto in posizione panoramica sulla media Valle del Biois ai piedi delle Cime d'Auta.
Fregona
In ladinoFargona, l'abitato si trova in posizione intermedia tra le frazioni di Feder e Carfon.