Capitaneria di portoLa capitaneria di porto, in Italia, è l'ufficio periferico dell'amministrazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e sede amministrativa di un compartimento marittimo. Ha normalmente sede in un dato porto compreso nella zona marittima alla quale è sottordinata. La capitaneria di porto ha anche una bandiera, consiste di un drappo rettangolare con proporzioni 3:4 colorato in due bande orizzontali di uguali dimensioni; quella inferiore è azzurra, quella superiore bianca. StoriaVennero istituite dal regio decreto del 20 luglio 1865, n. 2438 inizialmente come corpo civile, e ad esse vennero affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali. Durante l'immediato secondo dopoguerra italiano, nel 1948, passarono alle dipendenze del Ministero della marina mercantile. Dal 1994 con una serie di accorpamenti gli uffici delle capitanerie di porto passarono al Ministero dei trasporti e della navigazione, nato dall'unione dei Ministero dei trasporti con il Ministero della marina mercantile. CompetenzaAd essa è affidata la gestione amministrativa, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e in genere tutte le attività marittime connesse alla fruizione del mare nella più ampia accezione del termine. Presso di essa opera la Guardia costiera della Marina Militare. Dalla capitaneria dipende l'ufficio circondariale marittimo, l'ufficio locale marittimo e la delegazione di spiaggia. AttivitàGestiscono i seguenti servizi:
Distribuzione sul territorioAttualmente sono presenti sul territorio statale 54 capitanerie di porto. Voci correlate
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