Carlo Sebastiano Ferrero-Fieschi
Carlo Sebastiano Ferrero-Fieschi di Masserano ((ES) Carlos Sebastián Ferrero Fieschi y de Rohan; in (FR) Charles Sébastien; Madrid, 19 gennaio 1760 – Parigi, 7 agosto 1826) è stato un nobile, militare e diplomatico italiano naturalizzato spagnolo, ereditò il titolo onorifico di Principe di Masserano dal padre, che fu l'ultimo principe effettivo. BiografiaLa famiglia e l'ereditàCarlo Sebastiano era figlio dell'ambasciatore spagnolo a Londra Vittorio Filippo, principe di Masserano, ben inserito nella corte spagnola e di Charlotte Louise de Rohan, figlia del duca Hercule Mériadec de Rohan-Guéméné. Carlo discendeva dunque dal ramo Savoia-Bresse, imparentato con la famiglia reale sabauda, essendo Carlo Emanuele II di Savoia suo trisnonno. Alla morte del padre, Carlo Sebastiano ne ereditò solo i titoli nobiliari, in quanto i possedimenti furono ceduti da Vittorio Filippo ai Savoia, nel 1763, per volere del Papa[1] (essendo il principato sotto il controllo della Santa Sede). Tuttavia dovette subire l'occupazione napoleonica, il 13 dicembre 1798, e l'unione di Masserano e Crevacuore alla municipalità di Vercelli. Le decisioni del Congresso di Vienna, infine, sancirono la definitiva perdita dell'indipendenza dell'ex feudo pontificio e l'annessione al regno di Sardegna, ma Carlo conservò i titoli nobiliari. La carriera militare e diplomaticaCominciò la carriera militare come cadetto della compagnia italiana della Guardia Real, ma grazie anche al favore di cui godeva la sua famiglia, ormai perfettamente trapiantatasi in Spagna, fece una rapida ascesa, ottenendo gradi ed onorificenze, fino alla nomina a tenente generale l'11 febbraio 1791[2] e cavaliere del Toson d'oro nel (1794)[2]. Si trasferì a Parigi dopo aver ottenuto la nomina di ambasciatore spagnolo il 2 febbraio 1805 (come suo padre) e incaricato d'affari del re, ma il suo incarico non fu lungo, fatto di assenze e di malattia, tornò a Madrid il 23 ottobre 1808, e fu nominato maestro di cerimonie dal re. Dopo essersi rifugiato in Francia a Parigi (al ritorno di Ferdinando VII), dove si stabilì definitivamente, fu nominato consigliere di stato il 24 novembre 1821, nonostante la lontananza dalla corte.[2] Morì a Parigi il 7 agosto 1826 e fu sepolto nel Cimitero di Père-Lachaise, nella divisione 44, nella tomba di famiglia. Matrimonio e discendenzaSi sposò con Adélaïde Augustine Joachime de Béthune-Chârost-Pologne (o Polonie) (1756-1790) nel 1776, figlia del conte de Béthune, Joachim Casimir Léon (1714-1769) e di Antoinette Louise Marie Crozat (1731-1809), con cui ebbe:
Si sposò nuovamente nel 1756 con María Francisca Bonavía y O'Brien (Madrid, 1751), vedova di Mateo de Villamayor y Garcés, senza prole.[6] Ascendenza
OnorificenzeOnorificenze spagnole— 16 dicembre 1773
— 16 marzo 1789
— 4 aprile 1794
— 20 marzo 1809
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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