Celeron
Il marchio Celeron identifica molti tipi di microprocessori x86 di fascia economica prodotti dalla Intel, affiancati ai più costosi processori della classe "Pentium" tra cui il Pentium II, il Pentium III ed il Pentium 4. Il primo Celeron era un derivato del Pentium II e fu lanciato nell'aprile del 1998. Con l'arrivo delle nuove generazioni di Pentium (Intel II, Pentium III e Pentium 4) furono rinnovati anche i Celeron, basati su di essi. Scopo del CeleronI Celeron furono creati per rispondere alla concorrenza nella fascia economica del Cyrix 6x86 e dell'AMD K6, ma anche di altri come il Winchip dell'azienda IDT. Il portabandiera di Intel, il Pentium MMX, non aveva più prestazioni all'altezza della competizione. Nonostante il miglioramento di tale chip potesse essere una strada meno rischiosa, questo si basava sul Socket 7, usato anche dai concorrenti, che rendeva quindi facile il passaggio ad una CPU non Intel. L'azienda scelse quindi di costruire una componente budget basata sullo Slot 1 usato dal Pentium II. Caratteristiche principaliCovingtonIl primo Celeron, chiamato Covington, era essenzialmente un Pentium II a 266 MHz completamente privo di memoria cache L2. Nonostante funzionassero ad una frequenza di 266 MHz e 300 MHz, i primi Celeron erano notevolmente più lenti, non solo dei Pentium II ma addirittura dei Pentium MMX, operanti a frequenze inferiori, che andavano a sostituire. Al debutto ebbero un buon successo sul mercato, principalmente per la notorietà del marchio Intel, ma il Celeron si guadagnò presto una cattiva reputazione sia presso la stampa che presso gli esperti del settore. Le vendite calarono molto, ed Intel dovette correre ai ripari. MendocinoIntel decise di correggere il proprio errore con la seconda serie di Celeron, e creò una CPU dalle buone "performance", chiamata Mendocino con 128 KB di cache L2 integrati sul chip. Fini però col compiere l'errore opposto, creando un processore abbastanza potente da competere anche col ben più costoso Pentium II. Il primo Celeron basato su questo core infatti aveva sempre un clock di 300 MHz ma era veloce quasi il doppio rispetto al Covington. Per distinguerlo dal precedente modello, Intel lo chiamò 300A. Questo modello in particolare, se eseguito l'overclock dagli originali 66 MHz di bus a 100 MHz, era in grado di essere più veloce di un Pentium II 450 MHz. Nonostante gli altri Celeron Mendocino non avessero la A nella sigla, alcuni si riferiscono col nome Celeron-A a tutti gli appartenenti a questa categoria. Coppermine-128La generazione successiva di Celeron fu chiamata Coppermine-128, conosciuta anche, in modo del tutto informale, come "Celeron II". Questo processore derivava dal Pentium III Coppermine (quindi costruito a 180 nm) e fu lanciato nel marzo 2000, differenziandosi dal "fratello maggiore" per il quantitativo di cache L2, 128 KB, e il BUS da 66 MHz. In questo caso però il BUS costituiva un collo di bottiglia dato le relative alte frequenze che il chip cominciava a conquistare. Questo Celeron "strozzato" riuscì a reggere il mercato fino a quando l'unico concorrente nella propria fascia di mercato restò l'AMD K6-2, ma quando AMD fece uscire, nel luglio 2000 il Duron, basato sull'Athlon Classic e fornito di cache più grande e BUS più veloce, il Celeron tornò ad essere l'ultima ruota del carro come ai tempi dei 233 MHz. Il 3 gennaio 2001 Intel finalmente portò il BUS a 100 MHz, e le prestazioni si avvicinarono molto a quelle del Duron. TualatinDopo lo scivolone di Coppermine-128, arrivò il Celeron basato sul core Tualatin (hardware) (lo stesso alla base dell'ultimo Pentium III), costruito a 130 nm. Qualcuno ribattezzò tale processore con il simpatico nome di "Tualeron", una fusione delle parole "Tualatin" e "Celeron". Furono inizialmente lanciate le versioni a 1 GHz e 1,1 GHz, denominate con la -A per distinguerle dalle versioni Coppermine-128 che andavano a sostituire, e poi via via altre da frequenze maggiori. Le differenze rispetto al Pentium III Tualatin risiedevano solamente nel BUS a 100 MHz (invece che a 133 MHz) e nella maggiore latenza sulla cache L2, che comunque non ebbe mai grande effetto. Inoltre, a causa dei moltiplicatori bloccati a valori superiori si prestavano perfettamente all'overclock, dato che era sufficiente aumentare il BUS fino a 133 MHz. WillametteCon l'arrivo del Pentium 4, arrivò anche il primo Celeron basato sulla nuova architettura NetBurst di Willamette. Stranamente, Intel decise di conservare il nome "Celeron" inalterato non facendo quindi nessun riferimento all'evoluzione tecnologica. Si trattava semplicemente di un Pentium 4 Willamette con una cache L2 dimezzata a 128 KB, mentre tutte le altre caratteristiche erano ereditate pari pari dal "fratello maggiore". A causa della nuova architettura, decisamente orientata a mettere le basi per un rapido aumento di clock, le prestazioni di un Celeron Willamette, erano inferiori a quelle di un Celeron Tualatin di pari frequenza. NorthwoodAncora una volta, all'aggiornamento del Pentium 4, con il core Northwood, arrivò anche un nuovo Celeron basato su questo progetto. Le caratteristiche erano le stesse del predecessore (BUS, cache), ma il processo produttivo era quello a 130 nm del Pentium 4 Northwood. A differenza dei Pentium, il Celeron non subì l'aggiornamento del BUS, prima a 533 MHz e poi a 800 MHz, ma rimase a 400 MHz. Ovviamente le frequenze aumentarono notevolmente, soprattutto in virtù del nuovo processo produttivo, arrivando fino a 2,8 GHz. ModelliLa tabella seguente mostra i modelli di Celeron arrivati sul mercato. Molti di questi condividono caratteristiche comuni pur essendo basati su diversi core; per questo motivo, allo scopo di rendere maggiormente evidente tali affinità e "alleggerire" la visualizzazione alcune colonne mostrano un valore comune a più righe. Di seguito anche una legenda dei termini (alcuni abbreviati) usati per l'intestazione delle colonne:
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