Chiesa di San Pellegrino (Giornico)
La chiesa di San Pellegrino è un luogo di pellegrinaggio sito ad Altirolo, frazione del comune svizzero di Giornico, lungo l'antica Via Francisca. La chiesa, fondata prima del 1451,[1] conserva il più vasto ciclo di affreschi tardocinquecenteschi del Canton Ticino.[2] Il SantoProbabilmente il Pellegrino qui venerato fu un eremita che visse in una grotta nei pressi della chiesa e che venne tumulato in essa nel secolo XV. Forse il suo nome non era Pellegrino, ma viene ricordato dalla tradizione in quanto pellegrino diretto probabilmente a Roma o in Terra santa. Le vicissitudini e il tempo ne hanno quasi completamente cancellato la memoria e quasi sicuramente non venne mai santificato. Il fatto che il sarcofago contenente il corpo non sia più presente nella chiesa da oltre duecento anni, ha anche contribuito a cancellarne il ricordo. La festa viene celebrata il 16 maggio, data in cui la Chiesa ricorda San Pellegrino d'Auxerre[3]. Le visite pastorali del 1577 e 1745 testimoniano della presenza nella chiesa di un sarcofago contenente le spoglie. In quella del 1745 si fa riferimento a una ricognizione fatta da San Carlo Borromeo. In un voluminoso manoscritto del 1835, redatto dal parroco di Giornico, non viene più menzionato questo fatto e si dice che il santo venerato nella chiesa era un francese prete e martire. Nell'ultimo secolo la vita attorno al santuario si è molto ridotta. Le cause possono essere identificate nelle nuove vie di comunicazione che passano altrove e che hanno trasformato un luogo di forte transito, in un luogo appartato e solitario. La gestione dell'edificio è sempre stata affidata a laici che hanno seguito nel tempo il sentire della popolazione: quando esso era forte, forti furono gli sforzi e gli interventi; quando a poco a poco si spense, anche le cure diminuirono. Attualmente è il suo valore artistico e storico, più che quello devozionale, ad animare gli sforzi del mantenimento. DescrizioneEsternoL'edificio rivolto ad oriente è concluso da un coro poligonale, con una cappella laterale. La chiesa, consacrata nel 1345, anticamente era preceduta da un portico sotto cui passava la strada[4]. Nel secolo XVI fu ingrandita, tamponate le arcate del portico, rialzate le pareti della navata e impostate le volte a crociera; nel 1591 fu aggiunta la cappella dedicata alla Madonna. Nel 1923 le pareti interne e le volte della parete ovest della navata e della cappella laterale, con affreschi degli anni 1589-1592, furono dipinte da Pompeo Maino (1883-1944)[5]. [Subì un restauro nel biennio 1966-1967 diretto da Guido Borella. InternoL'interno presenta affreschi di Giovanni Battista Tarilli e di Giovanni Domenico Caresana (1589), vi sono inoltre altri affreschi del 1630 ed opere su tela del 1816. Galleria d'immaginiAffreschi di Giovanni Battista Tarilli e di Giovanni Domenico Caresana
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
|