Figlio di Giovanni Pietro, iniziò prestissimo l'attività artistica alle dipendenze dello zio Giovanni Battista Tarilli coadiuvando nel 1589 nell'affresco del Giudizio universale nella chiesa di san Pellegrino ad Altirolo, frazione di Giornico e nel decoro della facciata di casa Stanga a Giornico.
Sin dalle sue prime prove si evince come, per Gian Domenico, i modelli dello zio risultassero arcaici e superati. Nel 1594 e 1595 è attestato il suo soggiorno a Milano. L'artista viene a contatto con la cultura pittorica milanese e questa esperienza sarà decisiva per la sua formazione artistica. A Milano collabora nella decorazione del duomo e nella chiesa di santa Maria in Passerella (tuttavia i suoi lavori presso quest'ultima chiesa sono andati distrutti).
data ignota, Assunzione della Vergine, olio su tela (attribuita), santuario di santa Maria della noce, Inverigo.
Bibliografia
E. M. Ripamonti, Gian Domenico Caresana da Cureglia, ms., 1989 (presso comune Cureglia).
M. Gregori, Pittura a Como e nel Canton Ticino: dal Mille al Settecento, Milano, 1994.
Marcellino Edoardo Ripamonti, Gian Domenico Caresana a S. Fedele in Plesio - 1603, in "Quaderni della biblioteca del convento francescano di Dongo, gennaio 1990, pag. 23.
Antonella Arnaboldi, Gli affreschi di Gio. Domenico Caresana (1568-1619) a Dongo, in Il campo del tesoro, Nuova Editrice Delta, 2014.