Chiesa di Santa Maria Assunta in Borgo
La chiesa di Santa Maria Assunta in Borgo è un luogo di culto cattolico di Nembro, in provincia di Bergamo, situato in via Mazzini, nella contrada da cui prende il nome.[1] StoriaI restauri dell'edificio eseguiti nel XX secolo, hanno riportato alla luce resti dell'originaria struttura risalente al V o VI secolo. Sono state rilevate sotto il presbiterio tracce di tombe e muri perimetrali confinanti con botteghe e con una strada. Queste sono visibili attraverso un passaggio posto a latere del presbiterio. Le prime documentazioni cartacee risalgono al 1396 in atti conservati presso l'archivio parrocchiale. Nel secolo successivo la chiesa fu ristrutturata con un completo rifacimento terminato nel 1456.[2] La chiesa era amministrata dalla Scuola di Santa Maria e svolse il servizio di parrocchia durante la costruzione della chiesa di San Martino nel XVIII secolo. I registri della confraternita, conservati presso l'archivio della chiesa, presentano la nota spese relativa alle decorazioni interne dell'abside e dell'aula eseguite nel XVI secolo, con ricevute di pagamenti ad Antonio Marinoni quale autore dell'affrescatura.[3] Dalla relazione della visita pastorale diocesana di san Carlo Borromeo si evince che l'acquasantiera era esterna all'edificio veniva quindi ordinato di portala all'interno e che la facciata necessitava di manutenzione.[4] L'altare di San Gerolamo era gestito dai disciplini, un affresco presenta a fianco di san Sebastiano anche quella genuflessa di un offerente.[5] Con la peste del 1630, che colpì gravemente la bergamasca, l'aula fu disinfettata con la copertura a calce delle pareti.
DescrizioneEsternoLa chiesa è preceduta da un piccolo sagrato con la pavimentazione in selciato di pietra, attraversato da lastre in arenaria e delimitato da un basso muro che la divide dall'asse stradale. L'abside ha una copertura in tegole che mantiene i pilastrini in mattoni originari del XV secolo, mentre tracce di rifacimenti e di revisioni sono visibili sulle parti laterali dell'edificio.[2] InternoL'interno a un'unica navata è diviso in cinque campate da quattro arconi a sesto acuto. La quarta campata si collega con i due gradoni alla quinta che è il presbiterio. Le pareti laterali e il presbiterio si presentano completamente affrescati, pitture però che nel XVII secolo furono martellinate per consentire alla stabilitura applicata di fare presa, nel tentativo di disinfettare l'ambiente dopo la peste. Due altari minori sono posti sulla parete del presbiterio che rientra rispetto alla larghezza dell'aula. Questa è a pianta rettangolare, la volta a botte con catino va a raccordo con l'abside, che è semicircolare.
Sull'abside sono posti: la pala d'altare opera di Paolo Zimengoli raffigurante Maria col Bambino e santi; un Sant'Angelo Carmelitano di autore ignoto ma copia di un lavoro di Gian Paolo Cavagna; un'opera del XVII secolo raffigurante san Carlo Borromeo sempre di autore anonimo. La tradizione vuole che il pulpito ligneo risalirebbe alla prima metà del XV secolo quando san Bernardino da Siena fu presente nella bergamasca e vi abbia predicato.[9] Note
Bibliografia
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