Chiesa di Santa Maria in Trivio
La chiesa di Santa Maria in Trivio è una chiesa di Roma, nel rione Trevi, in piazza dei Crociferi. StoriaLa chiesa ebbe anticamente la denominazione di Santa Maria in Xenodochio, o più semplicemente in synodo per la vicinanza con l'ospizio per ammalati e pellegrini (xenodochio), fondato secondo la tradizione da Belisario, il generale di Giustiniano che resse l'Italia dopo averla liberata dai Goti nel 537. La chiesa mantenne questo nome fino al XV secolo, quando venne gradualmente sostituito da quello di Santa Maria in Trivio. Nel 1535 la chiesa era parrocchia, soppressa nel 1601, ripristinata nel 1669 e definitivamente soppressa da Leone XII nel 1825. Nel 1571 la chiesa fu affidata all'ordine dei Crociferi, che tra il 1573 e il 1575 fecero ricostruire la chiesa dall'architetto Giacomo Del Duca. Dopo la soppressione dei Crociferi, la chiesa passò di mano diverse volte: nel 1657 fu affidata ai Camilliani, che provvidero a ulteriori lavori di restauro e di decorazione; nel 1839 fu affidata ai Caracciolini; infine, nel 1854 Pio IX la affidò alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, che ancora oggi la possiedono. DescrizioneLa facciata della chiesa è vivacemente animata da paraste, cornici, finestre, targhe e nicchie. L'interno si presenta a navata unica, con abside e otto cappelle laterali, quattro per parte. La volta fu affrescata dal pittore Antonio Gherardi nel 1669-1670, con raffigurazioni riguardanti la vita di Maria, incorniciate da stucchi dorati. Al centro troviamo la Presentazione di Maria al tempio, l'Assunzione e la Circoncisione di Gesù. Attorno a queste tre scene si sviluppano altre raffigurazioni: la Natività della Vergine, la Visita di Elisabetta, la Fuga in Egitto, Gesù fra i dottori nel tempio, l'Adorazione dei Magi, la Sacra Famiglia. La volta è stata restaurata nel 1999. Descrizione delle quattro cappelle di destra.
All'altare maggiore, nell'edicola che sovrasta il tabernacolo, si trova una tavola con Madonna col bambino (XV secolo), inserita all'interno di una raggiera dorata, sormontata da una corona donata dal Capitolo Vaticano nel 1677. Descrizione delle quattro cappelle di sinistra (risalendo la chiesa verso l'uscita).
Nel soffitto della sacrestia è conservato un bell'affresco raffigurante il Trionfo della croce, opera di Bartolomeo Morelli del 1674. Bibliografia
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