Il cinema polacco (in polacco: Kinematografia w Polsce) comprende i film realizzati all'interno della nazione polacca o da registi polacchi all'estero. In effetti, la storia del cinema polacco è lunga quanto la storia del cinema.
Alla fine del XIX secolo, nel 1895, Kazimierz Prószyński inventò il pleografo, che utilizzò per filmare piccole scene di vita quotidiana a Varsavia.[3] Allo stesso tempo, il fotografo Bolesław Matuszewski lavorava come cameraman indipendente. Affascinato dalla nuova tecnologia e dalle sue possibilità, Matuszewski diede un importante contributo alla prima teoria del cinema. Il suo pamphlet Une novelle source de l'historie è oggi considerato come il primo tentativo al mondo di affrontare teoricamente il nuovo mezzo cinematografico.[4] Matuszewski ha anche registrato dal vivo alcuni degli interventi chirurgici del Dr. Eugene Doyen a Varsavia.[5]
La prima donna a dirigere un film in Polonia e l'unica regista donna dell'era del cinema muto polacco è stata Nina Niovilla.[6][7] Debuttò nel 1918 a Berlino,[6]e poi diresse il suo primo film polacco[6] intitolato Tamara (noto anche con il titolo Obrońcy Lwowa) nel 1919.[6]
Durante la seconda guerra mondiale, i cineasti polacchi in Gran Bretagna crearono il film a colori antinazistaCalling Mr. Smith (1943)[9][10][11] sui crimini nazisti nell'Europa occupata e sulla propaganda nazista. È stato uno dei primi film antinazisti della storia, essendo sia un film d'avanguardia che un documentario.
Fondata nel 2003 a Varsavia l'Accademia cinematografica polacca (Polska Akademia Filmowa), mira a fornire ai registi polacchi un forum di discussione, offrendosi come strumento di promozione del cinema polacco attraverso pubblicazioni, presentazioni, dibattiti e promozione regolare dell'argomento nelle scuole. Dal 2003, i vincitori dei premi Polskie Nagrody Filmowe sono eletti dai membri dell'Accademia; il premio è una scultura a forma di aquila per cui sono detti anche "Orły".
Tra le diverse istituzioni, sia governative che private, che forniscono un'istruzione formale in vari aspetti della produzione cinematografica, si annoverano:
^(DE) Konrad Klejsa, Schamma Schahadat e Margarete Wach, Der Polnische Film - von seinen Anfängen bis zur Gegenwart, Schüren Verlag, 2012, p. 14, ISBN978-3894727482.
^(DE) Konrad Klejsa, Schamma Schahadat e Margarete Wach, Der Polnische Film - von seinen Anfängen bis zur Gegenwart, Schüren Verlag, 2012, pp. 16-17, ISBN978-3894727482.
^(DE) Konrad Klejsa, Schamma Schahadat e Margarete Wach, Der Polnische Film - von seinen Anfängen bis zur Gegenwart, Schüren Verlag, 2012, p. 15, ISBN978-3894727482.
^(DE) Konrad Klejsa, Schamma Schahadat e Margarete Wach, Der Polnische Film - von seinen Anfängen bis zur Gegenwart, Schüren Verlag, 2012, p. 16, ISBN978-3894727482.
^(FR) Charles Ford, Histoire moderne du cinéma, Marabout, 1990, ISBN978-2501009515.
(EN) Iordanova, Dina, Cinema of the Other Europe: The industry and artistry of East Central European film, Londra, Wallflower, 2003, ISBN9781903364611.