Le edizioni del 1934, 1935 e 1937 hanno portato il nome di una squadra automobilistica locale, Targa Abruzzo. Nel dopoguerra la titolazione originaria a Tito Acerbo, fratello del Giacomo Acerbo ideatore della manifestazione e ministro del governo durante il fascismo, venne abbandonata e la gara assunse varie denominazioni, mantenendo però l'ordine numerale relativo all'anno di edizione. Dal 1946 la gara alternò le denominazioni Circuito di Pescara, 12 Ore di Pescara, Gran Premio di Pescara e 4 ore di Pescara.
La gara veniva disputata su un circuito in buona parte cittadino di oltre 25 km (25.579 m).
Il circuito iniziava in piazza Duca degli Abruzzi, sulla via Nazionale Adriatica, e percorreva il lungo rettilineo in direzione sud per poi girare verso l'interno su via del Circuito fino alle campagne circostanti e ai paesi di Villa Raspa e Spoltore, su strade panoramiche ma impegnative per piloti e vetture, per poi raggiungere Cappelle sul Tavo. Di qui le automobili prendevano la direzione del mare e quindi intraprendevano ad altissima velocità il cosiddetto chilometro lanciato sulla via Vestina, lungo rettilineo che collega Cappelle con Montesilvano, dove nel 1950, Juan Manuel Fangio raggiunse la velocità di 310,314 km/h -, fino a confluire sulla via Nazionale Adriatica dove poi il circuito svoltava verso sud, per completare il giro.
Il tracciato presentava grandi difficoltà, soprattutto per le precarie condizioni di sicurezza nelle quali si svolgeva la manifestazione; inoltre sul percorso si accalcavano folle immense, fino a 200.000 spettatori. Nel 1934, il giovane pilota Guy Moll vi perse la vita in un incidente.
Nel 1957 Stirling Moss vinse l'unica edizione valevole come prova del Campionato mondiale di Formula 1 che fu disputata a Pescara a causa dell'improvvisa cancellazione del Gran Premio del Belgio e di quello dei Paesi Bassi. Il circuito di Pescara è ancor oggi il tracciato più lungo dove si sia mai disputata una gara di Formula 1.
Nel 1961 si è svolta l'ultima edizione della corsa, scomparsa per l'impossibilità di garantire la sicurezza di piloti e spettatori. Dopo la tragedia di Le Mans del 1955 l'edizione di quell'anno fu annullata, ma la gara riprese nel 1956. L'anno successivo, nonostante la tragedia di Guidizzolo, la gara non poté essere sospesa in quanto inserita nel Campionato di Formula 1, ma lo fu nel 1958 e 1959. Tornò ad essere disputata nel 1960, come "XXVI Gran Premio di Pescara", riservato a vetture di Formula 2. L'ultima edizione, denominata "4 ore di Pescara" e valida per il Campionato del Mondo Sport Prototipi, fu vinta dalla coppia Lorenzo Bandini - Giorgio Scarlatti su Ferrari 250 Testa Rossa.
(1) - Gara non valida per la classifica di campionato
Targa Abruzzi
La Targa Abruzzi si disputava sul Circuito di Pescara, negli stessi giorni in cui si disputava la Coppa Acerbo (dal 1924).
Mentre quest'ultima era riservata alle vetture Gran Prix (oltre 1500 cm³) e vetturette (fino a 1500 cc) in due gare separate che si disputavano il medesimo giorno, la Targa Abruzzo era riservata alle vetture Turismo, inizialmente, e si disputò dal 1927.
Era una gara di durata che negli anni 1934-1935 raggiunse la durata di 24 ore (nel 1934 furono percorsi 513 km), in seguito ridotta a 12 e 6 ore, e si disputò sino al 1940.
Dopo il 1935 furono ammesse anche vetture nella categoria sport. Fu usanza delle case automobilistiche che vincevano questa competizione dare il nome "Pescara" ai propri modelli vincitori della gara (Alfa Romeo 2300 "Pescara", Siata "Pescara", ecc.).[senza fonte]