Anche in film meno noti diede performance memorabili, come in Dr. Crippen (1963) di Robert Lynn, dove affiancò Donald Pleasence e Samantha Eggar, nella parte della moglie alcolizzata ed erotomane del medico londinese interpretato dallo stesso Pleasance. A proposito di questa interpretazione, Craig Butler di Allmovie sostenne che Coral Browne "come moglie e vittima bisbetica riesce davvero a lasciare il segno"[1]
Nel 1958, mentre partecipava a una tournée artistica in Unione Sovietica per una produzione dell'Amleto della Royal Shakespeare Company, conobbe la spia Guy Burgess[2], incontro che fu alla base della pellicola televisiva An Englishman Abroad (1983) nella quale la Browne interpretò sé stessa, apparentemente includendo alcune delle sue conversazioni con Burgess. Burgess, che aveva trovato conforto nel suo esilio suonando continuamente la musica di Jack Buchanan, chiese alla Browne se lei l'avesse conosciuto. "Suppongo di sì", rispose l'attrice, "ci siamo quasi sposati". Nel 1984 recitò in American Dreamer di Rick Rosenthal, con protagonisti JoBeth Williams e Tom Conti. Altro suo film di rilievo, che fu l'ultimo in cui apparve, è Dreamchild (1986) di Gavin Millar, nel quale l'attrice fornì un affettuoso resoconto della vita adulta di Alice Liddell, la bambina che aveva ispirato la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.
Ottenne la cittadinanza statunitense per naturalizzazione nel 1987 per farne dono a Price, il quale ricambiò convertendosi al cattolicesimo; la Browne si era convertita molti anni prima.
Sulla sua vita Barbara Angell ha scritto la biografia The Coral Browne Story: Theatrical Life and Times of a Lustrous Australian[4] che fu pubblicata nel maggio 2007 e presentata al Victorian Arts Centre di Melbourne il 14 giugno dello stesso anno.
Il libro Coral Browne: This Effing Lady di Rose Collis, edito dalla Oberon Books, fu presentato al Royal National Theatre il 4 ottobre 2007[5].
^Alan Bennett riporta il 1958 come data dell'incontro della Browne con Burgess nell'introduzione del suo libro Single Spies: A Double Bill, che contiene il testo di An Englishman Abroad come opera teatrale e il testo di A Question of Attribution su Anthony Blunt.