Dignano (Croazia)
Dignano (in croato Vodnjan; fino al 1945 Dignano d'Istria; in veneto Dignan) è una cittadina croata di 5 850 abitanti, situata nella regione istriana. GeografiaDignano sorge nell'Istria occidentale, a 12 km a nord di Pola. StoriaLa tradizione vuole che l'attuale Dignano sia il risultato dell'unione di sette ville, facenti parte dell'agro colonico di Pola. È nota ancora in epoca romana come Praedium Athenianum e successivamente come Vicus Attinianum o Adinianum. Fu tra i territori sotto il dominio del Patriarcato di Aquileia come feudo dell'Abbazia di San Gallo di Moggio Udinese assieme a Portole[2][3]. Nel 1213 l'abate di Moggio investe del feudo di Dignano d'Istria il nobile Walterpertoldo di Spilinbergo. Successivamente la città segue le sorti dell'Istria: prima veneziana, poi asburgica e nel 1918 italiana. L'antica Attinianum era ristretta entro i limiti dell'odierna Piazza del Popolo. Al centro della piazza si ergeva il castello. Il luogo era irregolare nella forma e aveva tre porte che permettevano l'accesso al castello e alla piazza: una si apriva verso le mercerie, un'altra portava alla contrada del Forno Grande e la terza era posta sul punto di unione delle contrade Portarol e Duomo. Nel 1808, per ingrandire la piazza, l'antico castello venne demolito e con le sue pietre vennero selciate le vie circostanti. La popolazione della città è stata storicamente e compattamente di lingua e cultura italiana, ma nelle località di campagna ad est della città e a Peroi gli abitanti erano prevalentemente slavi. Dignano assieme a tutta l'Istria venne annessa all'Italia dopo la prima guerra mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale e la cessione alla Jugoslavia, negli anni difficili tra il 1945 e il 1951, gran parte della popolazione esulò. L'esodo fu compensato da immigrazione proveniente da località croate dell'Istria, ma anche da lontane regioni della Jugoslavia. Simboli«Scudo d'argento, a una croce di rosso, sormontato da una corona e fregiato ai margini.[4]» Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàNonostante l'esodo del dopoguerra, resta una cospicua comunità di croati italiani (il 20% nel 2001, il 15% nel 2011), di cui alcuni usano ancora il dialetto istriota. La minoranza italiana è concentrata soprattutto nel capoluogo (circa un quarto degli abitanti) e nella frazione di Gallesano (circa metà degli abitanti). Nell'ultimo decennio si sono stabilite a Dignano anche due consistenti comunità di bosniaci e di rom - quest'ultima, l'unica e la più grande comunità rom dell'Istria,[5] con una propria associazione (Associazione dei Rom dell'Istria) e un rappresentante in consiglio comunale nei posti riservati alle minoranze. Anche i montenegrini di Peroi sono una comunità storica di Dignano, avendo mantenuto per secoli religione ortodossa e costumi, con una propria associazione "Peroj 1657".[6] Evoluzione demograficaAbitanti censiti[7] La presenza autoctona di italianiÈ presente una comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italofone che abitarono per secoli la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che furono della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Dignano è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe". Il censimento austriaco del 1910 registrava nel comune catastale di Dignano 6 087 abitanti, dei quali 5801 italiani (con l'esclusione degli attuali insediamenti di Gaiana, Gallesano e Peroi).[8] Secondo l'ultimo censimento del 2011 è presente nel comune di Dignano una consistente minoranza autoctona di italiani composta da 950 persone, pari allo 15,53% della popolazione, che costituiscono la locale Comunità degli Italiani di Dignano e la Comunità degli Italiani di Gallesano "Armando Capolicchio" nella frazione. I sodalizi aderiscono all'Unione Italiana. Lingue e dialetti
Geografia antropicaIl comune di Dignano è diviso in 4 insediamenti:
Clima
Infrastrutture e trasportiStradeLa principale via d'accesso alla città è l'autostrada A9 che unisce Pola alla frontiera slovena. FerrovieDignano è servita dalle stazioni di Dignano e Dignano Città della ferrovia istriana. Note
Bibliografia
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