Distorsione (economia)In economia, una distorsione è una condizione che genera inefficienza economica, interferendo di conseguenza con la massimizzazione del "benessere sociale" quando gli agenti economici massimizzano il proprio benessere.[1] Nelle condizioni ideali di concorrenza perfetta senza esternalità, non ci sono distorsioni all'equilibrio di mercato tra domanda e offerta, in cui il prezzo equivale al costo marginale per ogni impresa e prodotto. Più in generale, una condizione utilizzata per misurare la distorsione è la deviazione tra il prezzo di mercato di un bene e il suo costo sociale marginale, cioè la differenza tra il saggio marginale di sostituzione nei consumi e il saggio marginale di trasformazione nella produzione. Tale deviazione può essere conseguenza di regolamentazioni pubbliche, monopoli, dazi doganali e limitazioni alle importazioni, che teoricamente possono dar luogo a un certo tipo di comportamento noto come rent seeking. Altre cause di distorsioni sono le esternalità non regolamentate,[2] le differenti aliquote fiscali su beni o redditi,[3][4][5] l'inflazione,[6] e l'informazione imperfetta. Ciascuno di questi può portare a una perdita netta nel surplus sociale.[7][8] Note
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