Nel dicembre del 1992 venne acquistato dagli inglesi del Chelsea per 400 000 sterline. Con i blues Charin fu inizialmente titolare, ben figurando nella FA Cup 1993-1994 e nella Coppa delle Coppe 1994-1995. Successivamente subì un infortunio che lo costrinse a trascorrere molto tempo in infermeria. Inoltre il nuovo allenatore Gianluca Vialli scelse l'olandese Ed de Goeij come portiere titolare: nelle ultime tre stagioni Charin scese in campo solo 20 volte.
Nell'estate del 1999 si trasferì gratuitamente al Celtic, dove avrebbe dovuto essere titolare, ma altri problemi muscolari ne limitarono l'impiego a sole 11 partite (considerando tutte le competizioni). Non fu quindi protagonista dei due campionati vinti dalla squadra.
Nel 2003 venne tesserato dal club semidilettantistico dell'Hornchurch, con sede a Londra, dove venne espulso all'esordio. Al termine di questa esperienza si ritirò dall'agonismo.
Nazionale
Durante il campionato d'Europa del 1988, all'epoca diciannovenne, in seguito all'infortunio di Rinat Dasaev nella sfida contro l'Irlanda (1-1) fu uno dei candidati ad essere chiamato come terzo portiere proprio in sostituzione di Dasaev, ma alla fine quest'ultimo si riprese e Charin non fu più convocato.[2]
Fece parte della nazionale sovietica fino al 1991 e, successivamente, militò nella nazionale della CSI (1992) e nella Nazionale russa (1993-1998), collezionando complessivamente 38 presenze (6 con l'URSS, 11 con la CSI e 23 con la Russia).
Statistiche
Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Unione Sovietica