Fu allievo dello scultore Valerio Villareale, del quale ricevette le sue prime impressioni sullo stile neoclassico. Nel 1854 prese lezioni di disegno da Giovanni Patricolo con il quale iniziò a lavorare nel 1860 presso il suo laboratorio nel cortile della Gancia. Intraprese due viaggi di studio a Roma e a Firenze, dove ha lavorato sulla nuova direzione naturalistica. Conobbe Giovanni Duprè, il cui stile lo influenzerà nell'ultima periodo della sua opera.
Dimostrò un particolare interesse per le arti semplici, come la ceramica, soprattutto di produzione siciliana.
Suoi la statua di Carlo Cottone principe di Castelnuovo, nella piazza omonima e le due sfingi all'ingresso di Piazza Pretoria sulla via Maqueda.
La città di Palermo gli ha intitolato una strada.
Opere
Monumento funerario a Ruggero Settimo (1863) in collaborazione con Ernesto Perez e Salvatore Valenti, Chiesa di San Domenico, Palermo