Duchi di Parma
I duchi di Parma, Piacenza e Guastalla (titolo nobiliare relativo al dominio sul Ducato di Parma e Piacenza) dal 1545 al 1802 e dal 1814 al 1859 furono i seguenti. Il duca di Parma fu anche duca di Piacenza, e duca di Guastalla a parte i primi anni del regno di Ottavio Farnese (1549-1556) e il periodo dei due duchi designati da Napoleone Bonaparte nel 1808. La dinastia Farnese detenne inoltre il titolo di duca di Castro dal 1537 fino al 1649. Duchi regnanti di Parma e Piacenza (1545–1735)Farnese (1545–1731)
Borbone di Spagna (1731–1735)In seguito alla morte senza eredi di Antonio Farnese la corona passa ai Borbone di Spagna nella persona del futuro Carlo III, figlio di Elisabetta Farnese, secondo il Trattato dell'Aia.
Dominazione austriaca (1735–1748)La guerra di successione polacca coinvolse pesantemente il ducato gettandolo nel caos dinastico. Mentre il duca Carlo I nel 1734 si lanciava alla conquista dell'austriaca Napoli, la sguarnita Parma veniva di converso occupata dalle armate germaniche, e in seguito ad un armistizio con la Francia l'imperatore Carlo VI si proclamava duca. A creare ulteriori dissidi si aggiunse l'alleato dei francesi Carlo Emanuele III di Savoia che disinibitamente si proclamava duca della Piacenza da lui occupata, battendovi addirittura moneta. La situazione fu chiarita solo dal Trattato di Vienna (1738), con cui si sancì lo scambio fra Parma e Napoli. Tuttavia l'imperatore Carlo non passò alla storia nella lista numeraria dei duchi parmensi. Alle suddette traversie belliche, infatti, si unì il fatto che anche a Parma si fece sempre indicare come imperatore, e mai come duca. Ancor di più pesò il dato legislativo che gli Asburgo sottomisero Parma all'amministrazione milanese, determinando de facto la transitoria perdita di soggettività del ducato parmense. Questo periodo venne dunque assimilato ad un'annessione politica allo Stato di Milano. All'imperatore Carlo VI il 20 ottobre 1740 successe la figlia Maria Teresa d'Asburgo che, con il Trattato di Aquisgrana (1748), accettò la restaurazione borbonica. Asburgo (1735–1748)
Duchi regnanti di Parma e Piacenza (1748–1802)Con il trattato di Aquisgrana, che segnò la fine della guerra di successione austriaca, si decise che il ducato/principato di Parma e Piacenza venisse affidato alla dinastia dei Borbone, nella persona di Filippo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese. Dal 1748 inoltre, i duchi/principi di Parma furono anche duchi/principi di Guastalla in seguito all'annessione del ducato di Guastalla. Borbone di Parma (1748–1802)
Occupazione francese (1802–1814)Duchi onorari sotto Napoleone (1808–1814)In accordo con il patto stretto tra Napoleone e il figlio del defunto Ferdinando, l'Impero francese dapprima pose il ducato sotto un commissariato, poi lo annesse direttamente come dipartimento del Taro, con l'eccezione di Guastalla assegnata al Regno d'Italia. Con l'incorporazione legale all'Impero, Napoleone volle creare due titoli onorifici con i soppressi titoli ducali di Parma e Piacenza dandoli ai suoi due ex colleghi dei tempi del Consolato: Jean-Jacques Régis de Cambacérès (1753 – 1824) ricevette dal 1808 fino alla caduta di Napoleone il titolo di Duca di Parma. Nello stesso arco temporale, Charles-François Lebrun (1739 – 1824) ricevette il titolo di Duca di Piacenza. Duca di Parma
Duca di Piacenza
Duchi regnanti di Parma e Piacenza (1814–1859)Dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna decise di restaurare il ducato di Parma e Piacenza affidandolo a titolo vitalizio all'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, moglie di Napoleone ed ex imperatrice dei francesi. Alla sua morte si stabilì che il ducato sarebbe tornato ai Borbone-Parma, regnanti nel frattempo sul ducato di Lucca. Asburgo-Lorena (1814–1847)
Borbone di Parma (1847–1859)I seguenti duchi non regnarono più su Guastalla, ceduta a Modena in cambio dell'alta Lunigiana.
In seguito al risorgimento il Ducato di Parma perse la propria indipendenza e, dopo un periodo di dittatura rivoluzionaria filosabauda, nel 1860 venne annesso tramite plebiscito al Regno di Sardegna andando a costituire il Regno d'Italia. Il deposto duca e i suoi eredi andarono a costituire i pretendenti al trono parmense. NoteVoci correlate
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