«Pericle, nessuno dei cittadini, lamentandosi dei lutti lacrimevoli,
si rallegra di festa, né la città;
infatti tali sono quelli che l’onda del mare sonoro
inghiottì e per il dolore abbiamo gonfi
i polmoni. Ma gli dei, infatti, per i mali incurabili,
amico, diedero la virile rassegnazione
come cura; or l’uno, or l’altro ha questo; ora a noi
tocca e piangiamo la ferita sanguinosa,
ma toccherà a loro volta ad altri; però subito
sopportate scacciando il lutto da femmine.»
(Trad. A. D'Andria)
Il frammento, in distici elegiaci, è una riflessione, all'amico Pericle, sulle vittime di un naufragio, in cui era morto il marito della sorella del poeta[3]. Nonostante l'apparente elemento gnomico tradizionale della saggezza dei forti, Archiloco mostra la sua soggettività ammonendo, tra le righe, che il dolore capita a tutti.